L’ex capitano e vice-allenatore del Napoli ha parlato alla Gazzetta dello Sport.
Allenatore dell’Hellas Verona che sta dominando sempre più la Serie B con una marcia quasi trionfale, Fabio Pecchia sta vivendo un’annata da sogno all’ombra dell’Arena ma non dimentica le annate napoletane. In maglia azzurra il tecnico ha vissuto cinque anni da calciatore e due da vice-allenatore di Rafa Benitez, e lo ha ricordato in una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport“. Di seguito alcuni passaggi.
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“Cosa ho imparato lavorando con Benitez a Napoli, Madrid e Newcastle? Rafa ha un metodo di lavoro di altissimo livello, me lo porterò dietro per sempre. Come siamo stati accolti a Verona io e Fusco (napoletano, ex team manager del Napoli. ndr)? All’inizio qualche battuta su Totò e Peppino c’è stata, però lo scetticismo è svanito in fretta, è bastato vedere come lavoravamo e abbiamo subito sentito la fiducia. E con le prime vittorie è arrivato anche l’entusiasmo. Quando il Bentegodi trascina è fantastico. Vorrei trasferire in Italia l’idea di allenarsi solo al mattino, ed abolire i ritiri prima delle partite in casa: noi l’abbiamo già fatto 4-5 volte, per la Coppa Italia ci siamo visti direttamente allo stadio“.
Pecchia: “Ciò che ho imparato a Napoli da vice è stato fondamentale”
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