Michele Pazienza, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista al portale gianlucadimazio.com.
Queste le sue dichiarazioni: “La Serie D? Hanno inciso tanti elementi. Avevo ancora voglia di giocare, ma allo stesso tempo ho in mente di fare l’allenatore. Questa estate ho preso il patentino Uefa B e contemporaneamente sono arrivate diverse offerte dalla Lega Pro, ma erano lontane da casa.
Nella tua carriera ci sono stati almeno quattro allenatori importanti, chi ti ha dato di più?
“Quello al quale sono più grato e dal quale ho ricevuto di più è stato senza dubbio Mazzarri. Ma non dimentico neanche Spalletti, che mi ha svezzato in A, e Conte che mi ha voluto nella Juventus. Con loro però ho lavorato per meno tempo”.
Compagno più forte?
“Tanti, però se devo fare due nomi dico Pirlo e Hamsik. Anzitutto perché sono due centrocampisti come me, difendiamo la categoria (ride). Poi perché mi hanno sorpreso per la facilità che hanno nelle giocate: qualità superiore, c’è poco da fare. L’avversario che mi ha impressionato di più? Sicuramente Steven Gerrard“.
Hai avuto la fortuna di giocare in tre team di livello assoluto: Udinese 2004-2005, Fiorentina 2007-2008, Napoli 2010-2011. Erano forse le squadre che in quei campionato hanno giocato il miglior calcio: in quale delle tre ti ha dato più felicità giocare?
“Il Napoli perché è la squadra in cui mi sono sentito più importante e protagonista. Non che nelle altre non lo fossi, ma il ruolo che ho avuto a Napoli, le responsabilità che mi hanno dato, sono qualcosa di speciale. La partita indimenticabile? Un 3 a 0 alla Juventus con tripletta di Cavani e anche un’altra di coppa con il Liverpool, dove vincevamo per uno a zero fino all’ingresso di Gerrard. Poi dopo che Steven entro finì male, 3 a 1….”.