A “1 Football Club” è intervenuto Gigi Pavarese, ex direttore sportivo del Napoli.
Previsione sul match di questa sera?
Una partita da considerare nell’arco dei 180 minuti. Prevedo una sfida molto tattica. Il risultato sarà indicativo per quel che sarà il secondo tempo del doppio confronto, nonché il più importante, cioè il ritorno al Maradona. Andrà considerata anche la possibilità di disputare i supplementari in casa”
Sembra che Kvara possa giocare prima punta: crede sia la scelta giusta?
“Al di là della grandissima stagione del Napoli, i cui meriti vanno riconosciuti soprattutto a Spalletti, sia per l’espressione di gioco che per la crescita di individualità come Osimhen; vorrei ricordare, però, che Luciano aveva fatto il miglior campionato, sinora, alla Roma, con un trio composto da Perrotta, Cassano e Totti. In tal senso va ricordato l’Avellino di Vinicio della stagione 1980/1981, in cui l’allenatore dei campani, in piena crisi di attaccanti, seppe inventarsi un Peppe Massa prima punta. Il tecnico azzurro ripropose quanto visto all’Avellino, con ottimi risultati e sfiorando il tricolore. Questa sera potremmo rivedere una soluzione simile, che impedirebbe di offrire punti di riferimento ai rossoneri. Non si esclude la presenza dal primo di Raspadori, anche se l’italiano non credo sia nelle migliori condizioni. Sono decisioni che spettano al mister. Leggo delle possibilità di impiegare Elmas nel ruolo di prima punta, anche se la gara di questa sera non consente eccessive innovazioni. Tutto andrà dosato con la calma necessaria, ed un tecnico saggio come Luciano saprà gestire al meglio i dubbi di questa partita”
Lobotka avrebbe potuto evitare determinate dichiarazioni su Osimhen (‘Se dovesse arrivare un’offerta di 120 milioni Osimhen potrebbe essere venduto’ n.d.r)?
“Avreste potuto evitare anche voi giornalisti di fare una domanda del genere… L’unico futuro su cui bisognerà concentrarsi è quello imminente. Testa alla sfida di San Siro, e poi al Verona, per scrivere pagine importanti della storia del club”
Pioli cambierà qualcosa rispetto alla partita di campionato?
“Io non credo che la considerazione che i giocatori del Milan hanno degli azzurri sia cambiata dopo il quattro a zero. Anzi, è un risultato che potrà garantire maggiore convinzione nelle proprie capacità. Il sorteggio, se da un lato può aver favorito i partenopei, dovrebbe indurre a valutare le peculiarità di una competizione come la Champions. Vedremo, dunque, un Milan tosto, che cercherà di sfruttare al meglio il fattore di un Meazza tutto per loro”
Se il Napoli non passa questo quarto rischia di rovinare una stagione perfetta?
“Assolutamente no! I ‘se’ ed i ‘ma’ lasciamoli da parte, non fanno parte di noi. Non siamo mica fessi! Concentriamoci gara dopo gara, pensando alla sfida di Milano prima, e con il Verona poi. Pensare partita dopo partita è sempre stata la forza di questa squadra. Il Napoli necessita di compattezza ed unità di intenti”
San Siro gremito fattore per la gara di questa sera?
“Avrà la stessa influenza che potrebbe vantare un Maradona gremito al ritorno. Mi auguro di rivedere uno stadio dipinto d’azzurro, senza le restrizioni degli ultimi tempi. Indossiamo tutti qualcosa d’azzurro per la sfida di ritorno, come farò io stesso allo stadio. Non ho mai nascosto di essere un tifoso azzurro, ed ho avuto la fortuna di lavorare per la squadra del mio cuore”
Non crede che il regolamento d’uso del Maradona, viste le recenti complicazioni nelle concessioni, sia un mezzo creato ad hoc per complicare la vita al tifo organizzato?
“Sono la persona meno indicata per esprimermi a riguardo. Sono legato al vecchio calcio, e non mi ritengo aggiornato a quelle che sono le nuove regolamentazioni del calcio odierno… (ride n.d.r)”