Il Parma è col fiato sospeso, rischia di non giocare la Serie A, recentemente salito.
Il club ducale è stato deferito dalla Procura Federale per responsabilità oggettiva, mentre i suoi tesserati Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò sono accusati di tentato illecito sportivo.
Il rischio è di giocare nuovamente la Serie B in quanto potrebbe arrivare una penalizzazione. Nel mirino è finita la gara con lo Spezia terminata con la vittoria dei gialloblu. Sotto accusa gli sms inviati da Calaiò a Filippo De Col e Alberto Masi.
La Gazzetta dello Sport ha rivelato il testo di tre spediti da Calaiò a De Col: “Ehi Pippein, non rompere il cazzein venerdì, mi raccomando amico mio (segue emoticon con bacio e cuoricino)“. Segue poi il secondo: “Dillo anche a Claudien (il compagno Terzi, ndr), soprattutto col rapporto che avete con me”. Infine l’attaccante fa un passo indietro, ammettendo che stava “scherzando”.
Il processo avrà inizio tra circa 10 giorni al Tribunale Federale e, se dovesse essere confermato l’illecito, i calciatori in causa rischierebbero una lunga squalifica e il club una penalizzazione che se dovesse essere superiore ad un punto la prossima stagione sarebbe nuovamente in Serie B e a salire in Serie A sarebbe il Palermo.