In un’intervista che è possibile leggere in versione integrale su “Il Mattino” oggi in edicola Paolo Rossi parla del momento del calcio.
Questi alcuni passaggi delle dichiarazioni del centravanti campione del mondo con l’Italia di Bearzot nel 1982 in Spagna.
“Per il calcio come per tutti gli altri settori viene giustamente valutato prima di tutto l’aspetto sanitario. È fondamentale che riparta e io sono tra quelli che la pensa così. Però bisognerà ricominciare quando ci saranno
tutte le garanzie per poterlo fare, quindici giorni prima o dopo non cambia niente.
L’importante sarà riprendere con il ritorno delle squadre nei centri sportivi e concludere la stagione. E di ripartenza vera e propria potremo parlare soltanto quando riprenderanno gli allenamenti di gruppo perché
il calcio è uno sport di squadra.
Certo sarebbe auspicabile chiudere tutto a inizio agosto anche per non gravare sulla stagione successiva. Non sarà facile entrare subito in forma quando stai fermo tanto tempo. All’inizio potrebbe esserci anche il rischio infortuni, una situazione anomala alla quale ci si dovrà adattare. Poi bisognerà verificare chi riuscirà ad abituarsi prima a ripartire a cento all’ora a sostenere le partite ravvicinate. Questa rappresenta un’incognita per tutte. Per poter ripartire è necessario farlo senza pubblico. Speriamo poi che quanto prima possano tornare i tifosi, un contorno fondamentale.
La Champions va finita, come l’Europa League. Sarà una cosa strana ma le regole saranno uguali per tutte e
tutte partiranno sullo stesso piano. E alla fine sul campo vince sempre chi è più forte delle altre, sarà così anche stavolta.
Napoli in Champions? Il Barcellona è una delle migliori squadre europee in assoluto, ha grandi campioni a
cominciare daMessi ed è tra le favorite per vincere la Champions League. Sarà durissima ma non impossibile,
nel calcio nulla è impossibile. Magari una situazione diversa potrebbe avvantaggiare il Napoli ad adattarsi più
velocemente. A suo favore potrebbe giocare il fattore sorpresa e poi in Europa ha sempre disputato grandi partite. Non dimentichiamo che è riuscito a battere per due volte il Liverpool.
Gattuso? Mi sta piacendo molto perché è un allenatore concreto, pratico che va dritto al doso senza troppi
giri di parole. Prima di arrivare a Napoli ha accumulato anni di esperienze importanti. Per me merita la
riconferma.
Mertens? Sarebbe molto importante se restasse a Napoli, ha fatto benissimo e cambia le partite con un gol o una
giocata vincente”.