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Panoramica dei talk-show partenopei

Classico appuntamento con i salotti calcistici del lunedì sera.


Si parte da Canale 8, dalla trasmissione “Ne parliamo il lunedì”.

Prende la parola Antonio Corbo: “La società nel corso degli anni ha commesso alcuni errori. Ma bisogna ammettere che si è mossa anche bene, basta vedere l’acquisto di Milik. Il problema reale è far capire a De Laurentiis che ha fatto bene ma non benissimo. Ha preso una punta forte, ma non un sostituto tenendo in squadra Gabbiadini. Un altro problema riguarda il rapporto col tecnico. I nuovi acquisti non sono stati miscelati insieme ai vecchi sin da subito, tenendo come titolari anche chi non è in forma come Insigne e Hamsik.
Se poi leggiamo i dati vediamo che il Napoli segna meno dell’anno scorso e prende più gol. Bisognerebbe chiedere a Sarri perché il Napoli non può considerarsi l’antiJuve, dopo il mercato e gli enormi investimenti fatti. Rog, Zielinski e Diawara hanno migliorato l’organico rispetto a David Lopez. Credo che anche senza Higuain ed un attaccante di riserva, questa squadra sia più competitiva di quella dello scorso anno che ha conteso lo scudetto.
Dobbiamo capire se da luglio in poi sia stato fatto tutto bene. Io credo che l’inserimento dei nuovi sia stato sbagliato. A gennaio è stato sbagliato tutto. Bisognava prendere un attaccante ma il presidente disse in TV che un giornalista gli aveva detto di non prendere nessuno per non rompere gli equilibri nello spogliatoio. Sappiamo che poi il Napoli si è sgonfiato a febbraio e invece di essere presente in città per evitare il deragliamento e curare la fila di procuratori che chiedevano gli aumenti, se ne è andato nell’oceano Indiano. Si arriva a quest’estate con la partenza di Higuain senza che tecnico e presidente si siano chiariti sul progetto tecnico. Ci troviamo all’undicesima partita a sette punti dalla Juve, ma non posso sentire che non si può vincere con i giovani.
A fine maggio scorso sapevamo in molto che Sarri non voleva rimanere. Tanti giornali lo scrissero ed invitarono De Laurentiis a prendere provvedimenti per non perdere il tecnico. A quel punto il presidente ha convocato il mister in sede e gli presenta un ottimo contratto per se è per i suoi uomini. Diciamocelo che un tecnico più esperto, oltre all’aspetto economico avrebbe valutato quello tecnico. Così non è stato perché il presidente ha fatto un suo mercato, senza alcuna collaborazione. Basta vedere la gestione di Gabbiadini.
A tal proposito, Manolo domani dovrebbe giocare anche perché se finalmente recuperi l’unico attaccante che hai in rosa, devi metterlo in campo.
Spero che domani sia la partita di Insigne, troppo spesso criticato, proprio dai napoletani. Lorenzo è un ragazzo che non ha ricevuto alcun regalo e che ha subito tante critiche e spesso ingenerose.
Negli spogliatoi il ragazzo si è scusato col mister, vuol dire che ha sbagliato due volte altrimenti avrebbe continuato anche davanti ai compagni, così non è stato.
Voglio sottolineare che c’è un atteggiamento poco positivo nei salotti delle pay-tv nei confronti degli allenatori azzurri, partendo da Benitez.
Bisognerebbe poi capire perché negli ultimi anni Napoli è stato un trampolino di lancio, e non un punto di arrivo.
Xavier Jacobelli: “Higuain era determinante per il Napoli e lo sarà anche per la Juve. La differenza sta anche nella mentalità. Il Napoli dopo la vittoria col Benfica è stato gonfiato troppo, Buffon dopo la vittoria di sabato ha richiamato la squadra ribadendo che giocando come hanno giocato, i bianconeri non possono andare avanti a lungo. L’infortunio di Milik ha danneggiato anche il pensiero su un mercato che nel complesso è molto buono. Non possono essere fatte analisi e bilanci definitivi già ad ottobre perché il Napoli può contendere lo scudetto. Non si può vivere pensando al Napoli di Higuain. É andato via, è arrivato Milik che fin quando non si è infortunato, tutti parlavamo di un grande acquisto che non farà rimpiangere l’argentino. Questa squadra è più forte dello scorso anno, i bilanci si faranno a fine marzo. Il Napoli ha fatto un percorso strepitoso, si è imposta ai vertici del calcio italiano. È stato sfortunato ad incontrare una Juventus fortissima. Il mercato è di ottimo livello: Zielinski e Maksimovic erano scelte di Sarri, senza dubbio. Gli altri si faranno valere, occorre tempo. Sarri può sbagliare quando dice che non è l’antiJuve, se poi il Napoli dovesse fare dieci risultati positivi, daremmo sempre ragione a Sarri?
Questa squadra non subisce molto di più rispetto alla Juventus. Che colpa ne ha il mister se Ghoulam fa un assist a Bonucci?
Credo che la squadra sia forte e possa competere fino alla fine. Un mese fa tutti dicevano cose diverse, adesso invece sembra che il Napoli sia da quinto posto. Aspettiamo e vediamo. Credo che il problema non sia del Napoli ma di quei calciatori e quegli allenatori che decidono di andare via. Non mi pare che ormai ci siamo bandiere o calciatori che fanno scelte di cuore, tranne rari casi.

Paolo Paoletti: “Il problema è capire qual è l’obiettivo del Napoli. Questa attuale, che rosa è? Per cosa può competere? Io non vedo chiarezza con i tifosi. La gente vuole vincere, cosa fa De Laurentiis per realizzare questo risultato? L’anno per vincere qualcosa era questo, non lo scorso. Perché a gennaio il presidente non ha completato la squadra? Se la strategia del Napoli è qualificarsi per le coppe, allora si trova con un buon bilancio. Se invece mira a vincere il titolo, allora qualcosa non quadra. Non mi sono piaciute le dichiarazioni del mister su Insigne. Non credo siano d’aiuto per recuperarlo dal punto di vista psicologico, visto che il suo talento non si discute.
Credo purtroppo che Sarri non riesca ad incidere più di tanto sui singoli e sul gruppo. Gli errori individuali dipendono invece dalla qualità dei singoli e sulla compattezza del reparto che può arginare l’errore del singolo. Sarri non riesce ad incidere più sulla squadra e richiamare l’attenzione di tutti.
L’unico anno in cui De Laurentiis ha provato a vincere sul serio, è stato quando ha preso Benitez e tre grandissimi acquisti. Perché poi non ci ha riprovato con Sarri?

Salvatore Caiazza: “Ci sono delle evidenti incongruenze. Non serve sostituire Higuain con l’ottimo Milik se poi lasci in rosa Gabbiadini che non serve a questo tecnico. Visto che il presidente sapeva da febbraio che Gonzalo sarebbe andato via, occorreva muoversi meglio e giocando d’anticipo. Così non è stato fatto. La differenza enorme con la Juve è strutturale oltre che economica. Non possiamo guardare Inter e Milan che sono dietro di noi. Quando vinceremo il tricolore? Non ammetto che il tecnico al secondo anno non faccia valere le sue ragioni, soprattutto dopo la querelle per il rinnovo. Come si giustificano i tanti errori difensivi di questa stagione, chi deve seguire questi calciatori?”.

Si passa a TV Luna, per la trasmissione “Alvino dalla luna” condotta da Gianluca Gifuni.

Cominicia Francesco Modugno:
“Il Napoli ha sempre bisogno di giocare bene per esprimersi al meglio. Domani sarà invece una partita sporca. Ci vorrà spessore e qualità. Ed adeguarsi a loro. Bisogna interpretare bene la gara.
Insigne era sereno oggi ed anche ieri.
La società deve considerare il contratto di Lorenzo una priorità.
È giusto che stia a casa sua sereno, tranquillo e sorridente.
Avrei scommesso sulla presenza di Mertens domani in campo, ma la conferenza di Sarri mi ha messo qualche dubbio”.

Gianluca Monti:
“Non mi piace che l’allenatore, di cui ho grandissima stima getti la croce sui calciatori. Non mi piace l’accusa verso il singolo, che di sicuro ha sbagliato ma che, come Allah ha fatto una signora partita. Ghoulam non è Alexsando altrimenti lo avresti pagato 25 milioni e non 5.
Napoli ha personalità per arrivare secondo terzo in campionato anche se molto distante dalla Juve.
Non capisco perché Insigne debba essere multato. Quando poi l’episodio più grave è quello di Gabbiadini, per il quale è stata scelta una linea leggera.
Questo poi fa pensare tante cose tra cui anche io fatto che Mertens abbia ricevuto una maglia celebrativa per le sue 150 presenze ed Insigne no.
Se Insigne è il Totti del Napoli su di lui va fatto un progetto di marketing, comunicazione, al di là dello stipendio del calciatore”.

Marino Bartoletti:
“Se il Napoli facesse andare via Insigne sarebbe una grossa sciocchezza.
Insigne sta dimostrando una grossa maturità relativamente al suo contratto. Rappresenta un patrimonio.
Diawara è pronto per essere quasi insostituibile”.

Carlo Alvino:
“Il Napoli ha qualità, è a livello di Besiktas e Dinamo Kiev. Altamente competitiva. Tra le prime tre in Italia.
I turchi imposteranno la propria gara sulla fisicità più che sul gioco. In questo dovrebbe essere d’aiuto l’arbitro designato per la sfida di domani, che tollera poco chi “gioca a calci” piuttosto che a calcio.
Biglietti sold out. I tifosi del Besiktas stanno organizzando una serata particolare. Questa sera prima della conferenza di Sarri provavano dei cori per domani.
Sarri ha fatto una “cazzata” come dice lui nel togliere Insigne. Aveva già deciso. La reazione di Lorenzo non è tra le più gravi nella storia del calcio. Cosa ha fatto di così grave?
Lorenzo diventerà la bandiera del Napoli premesso che ci sia volontà del calciatore e della società.
Secondo me, in campo domani Gabbiadini con Insigne e Callejon e non Mertens. Diawara confermato così come Chiriches”.

Giovanni Scotto:

“A proposito del pubblico del Besiktas e del tifo. Già a Napoli abbiamo visto quanto si siano fatti sentire vicini alla squadra sovrastando i napoletani. Immaginiamo domani cosa sarà a casa loro.
Mi aspettavo un Sarri che dicesse, ho tolto Insigne perché ho deciso così, e non perché faceva stretching.
Rischia molto di più di diventare un rimpianto Insigne che non Gabbiadini”.

Monica Scozzafava:
“Sarri inopportuno con Insigne. Io stimo Sarri ma devo sottolineare questa cosa. Insigne non ha fatto niente.
Per me quel cambio era già deciso. Giaccherini si stava già scaldando.
Faccio fatica a credere che Insigne si sia scusato.
Io credo che Insigne resterà al Napoli. In questo momento i rapporti non sono rilassati.
Spero che i rapporti non si inaspriscano”.

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