Dopo la splendida vittoria in gara 2 alla Scandone i partenopei erano riusciti a pareggiare la sconfitta dei rigori in casa del Modugno, nell’ultima puntata i penalty sorridono alla squadra di Marsili.
Bari – L’onore è salvo. La Cargomar Rari Nantes fa sua gara-3 dei playout salvezza ed evita l’onta della retrocessione in C. All’ultimo rigore, all’ultimo respiro, all’ultimo palpito di una stagione che definire tribolata è dir poco. Si arrende il Modugno, piegato davanti ai suoi tifosi al termine di una maratona protrattasi, come in gara-1, fino alla lotteria dei penalties. Fa festa, invece, il popolo della Rari, strettosi attorno ad Elios Marsili e ai suoi ragazzi nella gara più delicata della sua storia recente.
Salvezza legittima, meritata, strappata coi denti dal team napoletano che ad un certo punto della gara, ad inizio del quarto periodo, si è ritrovato sotto di quattro gol dopo aver chiuso a -3 il terzo. Nel momento più difficile è venuto fuori il carattere, la voglia di non mollare mai ed anche un pizzico di sana incoscienza che ha spinto a giocate clamorose e ad una rimonta epica. Parità raggiunta in extremis (12-12), poi i rigori ed una incredibile serie di 5 reti su 5, dopo i tantissimi errori in regular season. Di Severino il penalty decisivo, dopo che il Modugno aveva colto un palo. Poi la festa, macchiata da un principio di rissa – per fortuna senza conseguenze – con alcuni avversari delusi per l’esito della gara, che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
“In avvio eravamo troppo nervosi, non ci aspettavamo un Modugno così aggressivo, così diverso dalle precedenti partite”, commenta il tecnico della Cargomar, Elios Marsili. “Il recupero a sorpresa di Sassanelli, giocatore di categoria superiore, ci ha creato problemi in attacco e in difesa. Abbiamo stentato a prendere le misure, abbiamo visto il baratro quando siamo andati sotto di 4 ad inizio quarto tempo. Probabilmente a quel punto il Modugno ha creduto di aver già vinto, noi invece abbiamo sempre creduto alla rimonta. Ringrazio uno per uno tutti i miei ragazzi, hanno tirato fuori l’orgoglio e dato tutto quello che avevano. Hanno rimesso in sesto la partita e poi l’hanno vinta ai rigori. Sarebbe stato ingiusto retrocedere senza aver perso neppure una gara in questa serie”. Quindi una precisazione e un auspicio: “Lo scambio di colpi a fine gara è stata una scena che non avremmo mai voluto vedere. Siamo stati provocati per tutta la partita ed anche al termine. Ad ogni modo, in questo momento mi sento di rivolgere un appello alla mia società: non so se sarò l’allenatore della Rari Nantes anche in futuro, ma dobbiamo fare qualcosa. Non esiste, per un circolo come il nostro, salvarsi all’ultimo rigore in serie B. Bisogna tornare a lottare per il vertice”.