Terminata la stagione calcistica è tempo di bilanci, analisi e…pagelle.
Dopo una stagione più che positiva come quella del Napoli sicuramente c’è stato il più bravo della classe ma tutti i protagonisti, anche quelli che non hanno mai giocato, vanno applauditi allo stesso modo.
Per questo il pagellone è stato pensato diciamo…semi-serio o, se preferite, alternativo a quello stile maestrina.
Escludiamo dal pagellone Manolo Gabbiadini. Lui ha delle qualità tecniche e un senso del gol non indifferenti eppure la Juventus non ha voluto puntare su di lui e a Napoli non ha voluto fare il centravanti come invece ha scelto di fare nel Southampton. Forse non ha il carattere giusto per gestire le pressioni di piazze che aspirano a vincere riuscendo a dare il meglio di se in realtà come la Sampdoria o il Southampton dove non è una tragedia la mancata qualificazione in Europa League.
Iniziamo ora con i voti…semi-seri.
S.G. a Sepe, Rafel, Giaccherini, Pavoletti, Valdifiori, El Kaddouri: hanno giocato poco o nulla senza mai fare polemica anche quando sono stati ceduti. Per questo a loro va detto “Solo Grazie”.
0 alla coppia Albiol-Koulibaly: con loro in campo il Napoli non ha mai perso, che diamine lasciate qualcosa anche agli avversari.
1 alla maglia del Napoli: per la serie c’era 1 volta la maglia azzurra, anche se c’è 1 fascia diagonale a ricordarla.
2 a Tonelli: i suoi due gol, entrambi al San Paolo, nelle uniche tre partite giocate hanno regalato al Napoli i tre punti con la Sampdoria e spostato il pullman del Pescara davanti la porta. Una manovra riuscita ma pensata…con la testa.
3 alla classifica del Napoli: tanti record per la squadra di Sarri ma il numero della posizione in classifica non rende giustizia al gioco spettacolare degli azzurri. Ma 3 non è solo un numero [LEGGI QUI]
4 a Mertens, Insigne, Callejon e Hamsik: hanno fatto del Napoli l’unica squadra in Europa ad avere ben quattro calciatori in doppia cifra per i gol segnati in campionato e in tutte le competizioni oltre che per i gol anche per gli assist
5 a Milik: la sfortuna lo ha colpito in pieno nella sua prima stagione con il Napoli. Eppure è riuscito a segnare 5 gol in campionato in appena 491 minuti giocati (media 1 gol ogni 98,2 minuti) che hanno dato al Napoli cinque punti in classifica.
6 a De Laurentiis e ai tifosi del Napoli: entrambi sono colpevoli per il rapporto non proprio idilliaco. I tifosi dovrebbero apprezzare di più il lavoro di De Laurentiis soprattutto ricordando la storia poco gloriosa di questo club e preoccuparsi di riempire sempre il San Paolo (una media spettatori inferiore ai 37.000 a partita è davvero poco) e non solo quando gioca il Real Madrid o quando i prezzi sono bassi.
Nei Governi vengono spesso nominati “Ministri senza portafoglio”, De Laurentiis invece dovrebbe essere un “Presidente senza microfono” uno strumento che nelle sue mani diventa un’arma di distruzione di massa. E’ bene ricordare che il pagellone è semi-serio e che, anzi, è giusto sottolineare che il Presidente sta facendo un lavoro “ccezzzionale” (per dirlo alla Piccinini di Mediaset) ma che ora va perfezionato regalando ai napoletani quel triangolino che manca da tanti troppi anni e che sarebbe anche il giusto riconoscimento al suo lavoro e a quello di tutte le componenti della società.
7 a Reina, Hysaj, Strinic, Jorginho, Allan, Chiriches e alla bandiera Maggio: sette calciatori sempre pronti a dare il loro contributo ed esempio di professionalità e guida per i nuovi acquisti. Forse non tutti resteranno la prossima stagione ma ad ognuno di loro va solo ringraziato e ricordato anche per come hanno vissuto Napoli-città e per quanto hanno voluto bene ai napoletani.
8 alle goleade del Napoli: il Napoli in questa stagione in ben otto partite ha segnato almeno 4 gol (7 in campionato e 1 in Champions League). Una macchina da gol che può essere guidata solo da un pilota di FormulaUno qual è Sarri.
9 a Ghoulam: l’esterno algerino ha fornito ai suoi compagni ben 9 assist vincenti (7 in campionato 2 in Champions) tre in più della scorsa stagione. Forza Faouzì il prossimo anno il voto sarebbe bello darlo ai gol segnati.
Ora un voto (quasi) serio – (quasi) 10 (la perfezione non esiste) a Giuntoli, Sarri e allo staff medico del Dott. De Nicola: Giuntoli per aver strappato alla concorrenza Rog, Zielinski, Diawara, Maksimovic, Leandrinho e Zerbin calciatori forti e propedeutici per il futuro del Napoli; Sarri per come in due anni ha trasformato il gruppo in una famiglia, per aver dato alla squadra il gioco più ammirato d’Europa, per i tanti record battuti, per come ha saputo rimediare alla partenza di Higuain e agli infortuni di Albiol e Milik. Quel quasi è legato alla mancanza di trofei e all’aspetto comunicativo che va limato in qualche dettaglio; allo staff medico del Dott. De Nicola per la grande competenza e professionalità che permette al Napoli di avere infortuni muscolari vicino allo zero e, in collaborazione con lo staff tecnico, per la condizione atletica sempre ottimale durante l’intera stagione malgrado i tanti impegni ravvicinati.
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