A Radio Napoli Centrale, è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista SKY.
“Nel mio pezzo dico che il campionato non si è riaperto, è chiuso e lo vincerà il Napoli che ha 5 punti di vantaggio sulla seconda, 7 punti di vantaggio sulla terza. Il Napoli è stato in partita fino alla fine, ha subito dall’Inter più di quanto ha fatto subire all’Inter. La preparazione è stata rifatta, i carichi di lavoro sono consistenti, non c’era brillantezza né precisione, ma è stato tutt’altro che dominio dell’Inter e abominio del Napoli. L’Inter ha puntato tutto su questa partita che avrebbe potuto rimetterla teoricamente in gioco, ma è a -8. Sozza? Mancano almeno due cartellini. Non ha arbitrato bene, ma non perché è di Seregno. Comunque, il Napoli non ha perso a causa sua. La differenza fisica c’era, ma in una partita così fisica i cartellini vanno usati. Juventus? Quando sento dire che vincerà lo scudetto, faccio fatica a capire come. Non c’è gioco, ok gli episodi, se guardo l’organico è sempre più impoverito ed è a -7. Arrembante è un aggettivo troppo generoso, è arrancante piuttosto. Va tenuta in considerazione, ma c’è una grande occasione il 13 gennaio. Lì per me si chiudono le aspirazioni della Juve che, per altro, non pare parlare di scudetto, stando alle parole del suo allenatore. Milan avversario pericoloso? Sì, anche se poteva vincere con un risultato più largo. Resta l’avversario più pericoloso. Anche se non ha l’organico più completo. Roma-Bologna? Motta ha ragione a lamentarsi. Le romane non stanno bene, domenica però c’è Milan-Roma e mi aspetto qualche scherzetto di Mourinho. Anche la Roma ha fatto una preparazione molto cospicua e sta pagando in brillantezza, come il Napoli. Con la Sampdoria e la Juventus vedremo una partita diversa. Zona retrocessione? Lotta difficile da decifrare. Battere le piccole sarà molto più difficile, è iniziato un altro campionato e le sorprese sono arrivate tutte da sotto. Osimhen? Marcato molto bene ed a uomo da Acerbi, credo sia stato questo, la marcatura l’ha un po’ inibito. Lui ha trovato pochi spazi per azionare la sua prepotente velocità. Neanche lui è in brillantissima condizione per quanto detto prima. Rrhamani, al contrario, si è perso Dzeko quando Dimarco ha crossato. Kvara? Inibito dalla forza fisica dell’Inter, maltrattato sotto ogni punto di vista, qualche volta un po’ si è ostinato, secondo me. Ochoa? È stato importante, ha fatto una doppia parata nel secondo tempo straordinaria. Messi, Maradona e Pelé? Maradona primo, secondo Pelé, terzo Crujiff, quarto Di Stefano e poi Messi”.