Paolo Berlusconi ha definito concluse le trattative per la cessione del Milan ai cinesi.
“Denuncio chiunque sostenga che la cessione del Milan ai cinesi sia stata solo una manovra per consentire un rientro di capitali di Silvio Berlusconi. Sono affermazioni calunniose, stupide e infondate”. Così Paolo Berlusconi, vice presidente del Milan e fratello dell’ex Premier Silvio, ha commentato le voci sulla cessione del club rossonero al gruppo Sino-Europe Sport.
“Non sono previsti colpi di scena e dubito fortemente- ha proseguito Berlusconi- esistano degli investitori che si tirino indietro dopo aver versato 200 milioni”. Infatti dopo i primi 100 milioni versati alla firma del contratto di compravendita, la cordata cinese ha versato un’ulteriore caparra di 100 milioni al gruppo Fininvest.
In molti si erano insospettiti per i continui rinvii del closing, giustificata con la difficoltà di far uscire capitali dalla Cina, mentre i soldi delle caparre sono arrivati senza alcuna difficoltà. Berlusconi ha comunque negato il fallimento del passaggio di proprietà: “Qualcuno potrebbe augurarselo, visto che con la scoperta di nuovi giovani il Milan può essere ancora più interessante per eventuali acquirenti. Ma ripeto, dubito esista un investitore così poco avveduto da versare 200 milioni e poi tirarsi indietro, soprattutto quando ha tra le mani un qualcosa di assoluto valore.
La storia tra il club e la mia famiglia è durata 30 anni ed è una delle più belle pagine di storia sportiva. Siamo abituati da anni a sentire calunnie sul nostro conto e siamo pronti a denunciare chiunque ne faccia”.
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