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Ottavio Bianchi: “Mi auguro che Ancelotti vinca, la città se lo merita”

Ottavio Bianchi

Ottavio Bianchi ha parlato a La Gazzetta dello Sport in una lunga intervista, dove ha augurato che Ancelotti vinca l’Europa League perché Napoli se la merita.

L’ex allenatore azzurro Ottavio Bianchi, che ha vissuto gli anni d’oro del Napoli con Maradona, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in una lunga intervista. La sua intervista comincia così:

Quando devo parlare del Napoli sono un po’ di parte, e quindi questo influisce sui pronostici. Ma sono convinto che può superare i quarti di finale ed arrivare in finale (di Europa League, ndr). Io credo che l’Arsenal è preoccupata da questo sorteggio, e mi auguro che Carlo vinca questa Coppa e altro ancora, anche di superarmi; la città se lo merita.

Poi prosegue toccando alcuni argomenti importanti, tra cui l’Europa League ed Insigne.

Sulle italiane che faticano contro le squadre inglesi

Tutto vero, ma l’Arsenal ora in Premier ha qualche difficoltà. Non c’è dubbio che sia una buona squadra, ma ha qualche punto debole dietro; Ancelotti non ha più nulla da chiedere al campionato e sta dosando bene le forze dei giocatori, che dovrebbero arrivare più freschi alla partita.

Questo però porta un calo di ritmo nel gioco, e all’Emirates sarà molto alto

Un problema reale quello che hai detto; la Juventus è più forte, ma mi aspettavo un Napoli più vicino in classifica. Invece è rimasta questa abitudine di affrontare alcune partite con un pizzico di sufficienza.  Poi quando ci sono le grandi sfide, gli stimoli non mancano; proprio come quella dell’Emirates.

L’atmosfera sarà bellissima e viene voglia anche a me di giocare, nonostante sto su una sedia a rotelle. Però alzare il ritmo in questi casi non è semplice; il Napoli è una grande squadra e le grandi squadre affrontano le partite sempre con la voglia  di vincere.

Insigne, un napoletano non amato. Che idea si è fatto? Potrebbe Partire?

Sempre così; lui è forte ma deve imparare a gestire queste situazioni. Il tifoso del Napoli perdona più lo straniero che il napoletano. Mi sorprende il fatto che ci sia solo lui in squadra, di napoletano.

Un giocatore a questi livelli è una specie di azienda, quindi c’è anche l’aspetto economico da tenere d’occhio, il più rilevante. Questa non vuole essere una critica o dare la colpa al giocatore; anche quando Higuain e Cavani se ne sono andati ci hanno guadagnato tutti, compresa la società. Non mi pare che AdL ha lasciato andare qualcuno gratis.

Fonte: La Gazzetta dello Sport.

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