A Napoli da allenatore ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa UEFA. Ottavio Bianchi in un’intervista che è possibile leggere in versione integrale su “Il Mattino” oggi in edicola, ha parlato del momento del Napoli.
Questi alcuni passaggi delle dichiarazioni dell’ex calciatore ed ex allenatore del Napoli.
“La storia dice che il Napoli è una di quelle squadre non abituate a vincere e pertanto vivono di grandi prestazioni contro squadre forti e rallentano contro squadre meno blasonate.
Serve equilibrio. Ancelotti è bravo a trovarlo in campo ma non basta: deve trovarlo anche fuori. E’ il miglior allenatore per gestire una situazione del genere.
Conoscendo l’ambiente di Napoli questa è sempre stata la mia preoccupazione maggiore. Ho sempre voluto inculcare l’idea che le grandi squadre hanno una continuità di rendimento anche senza toccare grandi picchi di rendimento.
Ma non è colpa di nessuno si tratta solo di abitudine a vincere.
Calo fisico? Impossibile dopo 5-6 partite, anche se non hai lavorato molto.
Calo psicologico? Questo mi sembra più plausibile: batti la migliore d’Europa e se non sei abituato moli quel tantino e arrivi secondo su ogni pallone.
Ancelotti in confusione? Mi sembra che uno come Ancelotti non vada mai in confusione. Le squadre di un certo livello cambiano moduli e sistemi di gioco spesso durante la partita prima ancora che durante la stagione.
Il problema del Napoli è sempre il solito. A Napoli vivi momenti esaltanti per delle sciocchezze e poi perdere fiducia per altrettante sciocchezze. Penso che sia difficile trovare equilibrio a Napoli. Il vero problema è la troppa pressione che però a Napoli c’è sempre stata e sempre ci sarà.
La soluzione? Vincere un paio di campionati di fila.
Insigne? Certe cose si conoscono solo all’interno dello spogliatoio. Non invidio Ancelotti ai miei tempi non c’erano manco tante intromissioni esterne da parte di parenti, amici e procuratori”.