La Gazzetta dello Sport oggi in edicola ha chiesto un parere su Osimhen su tre attaccanti che hanno fatto la storia del Napoli: Bruno Giordano, Andrea Carnevale ed Emanuele Calaiò.
Bruno Giordano: “Osimhen è che si diverte in campo. È entrato subito in sintonia con i compagni nei movimenti. Mi ha lasciato davvero un’ottima impressione. Per le caratteristiche che ha può somigliare a Cavani, soprattutto nella capacità che ha di sfruttare gli spazi e suggerire la palla lunga, quella che magari riesce a far respirare la squadra in un momento di difficoltà. E non è poco. Poi per movimenti, tecnica e altro mi sembra a metà fra Asprilla e Weah. Al di là dei paragoni però credo che uno così nel campionato italiano mancava. Quel tipo di lavoro sugli spazi, Lukaku lo fa di forza, Osimhen più che altro in velocità. Mi piace la leggerezza con cui gioca, saprà esaltarsi quando il San Paolo si riempirà di tifo ed entusiasmo”.
Emanuele Calaiò: Per me uno così il Napoli non lo ha mai avuto. Per come attacca la profondità, per la velocità
che esprime. In questo è simile per caratteristiche a Cavani. In generale sono scettico sui grandi investimenti
all’estero degli attaccanti giovani. Bisogna vedere come si abituerà a un campionato molto più tattico come quello nostro. La controprova sarà quando si ritroverà con difese chiuse e marcature strette”.
Andrea Carnevale: “Da esterno offensivo con lo Charleroi non mi impressionò. Da centravanti è cresciuto in maniera esponenziale. Per lui è ideale il 4-2-3-1 dove ha più spazi per muoversi e diventa devastante. Con un “sottopunta” fuoriclasse come Mertens ci sarà da divertirsi. Victor è bravo nelle letture e nel colpo di testa, senza presunzione, mi somiglia. Per il resto lo paragono ad Adebayor. Se migliorerà tecnicamente, visto che ha solo 21 anni, diventerà eccellente e farà sognare Napoli”.