FOCUS – Nell’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera’ è intervenuto il giocatore del Napoli, Victor Osimhen.
Il vostro segreto? Tutto sommato siete una squadra giovane e rivoluzionata l’estate scorsa.
«Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento. Ciascuno dà la carica all’altro, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano. C’è solidarietà, difficile spiegarla a chi non la vive. La convinzione di ognuno serve per la collettività. E quando ci credi ti senti forte, quando sei forte vinci. Poi c’è il mister che rappresenta il cervello della squadra. Sa una cosa a cui penso? Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui».
Com’è lui?
«Fuori dal campo un papà: pronto ad ascoltare e a consigliare su qualsiasi cosa. In allenamento Spalletti è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche. Soprattutto con chi non dà il 100 per cento».
E con lei succede?
(Gli scappa una risata) «Certo. È successo in passato e probabilmente accadrà ancora. C’è una cosa che lo fa uscire pazzo: quando vede che uno non rende per quello che può. Il primo a dare
il massimo è lui, pretende da noi la stessa cosa».