Victor Osimhen, dopo l’allenamento svolto, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli dove ha parlato della stagione in corso.
Osimhen si è soffermato anche sul suo percorso personale nel corso dell’intervista. Queste le sue parole alla radio ufficiale del club.
Osimhen sulla sfida contro il Milan e la partita contro il Verona
“Cosa ci ha detto il mister dopo il Milan? La sconfitta col Milan ci ha fatto male. Non abbiamo fatto una grande gara ma naturalmente siamo consapevoli di aver giocato contro una squadra forte. Abbiamo analizzato approfonditamente la partita e gli errori commessi per correggerli ma ribadisco che è stata una sconfitta dura da digerire.
Il fallo da rigore? Ovviamente era fallo. Non ho cercato di simulare perché se l’avessi fatto avrei preso il cartellino giallo. Mi aspettavo che l’arbitro andasse al Var ma così non è stato. Peccato ma va bene, la decisione dell’arbitro è stata diversa e va accettata.
La sfida contro il Verona? Penso che per noi, prima di tutto, è importante tornare a vincere e giocare ogni partita al massimo. Conosciamo il Verona, è una buona squadra ed è difficile giocarci contro soprattutto quando li affronti dinanzi al loro pubblico. Penso che noi siamo pronti per dare tutto, fare una grande gara e ottenere tre punti. Naturalmente non sarà facile ma noi dovremo andare lì con la mentalità vincente e portar via un successo.”
Sullo scudetto e sulla sua crescita personale
“Scudetto? Certo che ci crediamo. Anche I tifosi devono continuare a crederci nonostante la sconfitta col Milan. Siamo consapevoli della nostra forza e continuiamo a sperare nel meglio. Io ci credo tanto. Sappiamo che da qui al termine della stagione affronteremo tante partite difficili ma ci crediamo ancora.
Se sento di essere migliorato da quando sono qui? Certo. Sapevo già al mio arrivo a Napoli che l’impatto con il calcio italiano sarebbe stato importante sia per me che per il mio modo di interpretare il calcio. Ho imparato tanto anche dagli altri attaccanti guardandoli e studiandoli. Mi riferisco anche a quelli che giocano i altri campionato. Però so che ho ancora da migliorare e sto lavorando per questo e continuerò a farlo.
Quanto mi sta aiutando Spalletti? Lui è stato fondamentale per la mia ulteriore crescita sin da quando è arrivato. Posso solo dirgli un grande grazie ma non solo io, parlo anche a nome dei miei compagni. È stato bravo a incoraggiarci sempre a prescindere dai risultati e dalle difficoltà legate soprattutto agli infortuni. Ha arricchito ogni calciatore della rosa incluso me naturalmente. Mi sento privilegiato a percorrere questo cammino al suo fianco e so che ancora tanto potrà insegnarmi.”
Sul rapporto con la città, sulla Champions League e sull’infortunio
“Che rapporto ho con la città? Per me è stato un momento particolare quando sono arrivato a Napoli. All’inizio è stato un alternarsi di alti e bassi ma è normale, è il calcio. Anche le critiche che ho ricevuto ci possono stare. Però da quando sono in città ho cercato di viverla il più possibile, di interagire. Vedo i tifosi contenti quando mi incontrano per strada. Avverto molto il loro amore che ora sento essere molto più forte delle critiche. E’ questo mi rende molto felice.
Quanta voglia ho di giocare la Champions e di vincere lo scudetto? Giocare in Champions è una cosa enorme. Farlo col Napoli sarebbe ancora più bello. Sappiamo che c’è ancora da faticare per guadagnarsi il biglietto di qualificazione alla Champions dell’anno prossimo. Penso che l’atmosfera del Maradona sarà grandiosa ma già mi ha anticipato qualcosa Koulibaly a riguardo. Non vedo l’ora di vivere quell’atmosfera.
Vincere lo Scudetto sarebbe qualcosa di incredibilmente grandioso per me e per la mia carriera perché non voglio solo fare tanti gol in carriera ma anche vincere tanti trofei con questa squadra. Soprattutto penso che i tifosi meritino di ottenere questo traguardo e festeggiarlo con noi. Posso solo immaginare cosa sarebbe vincere lo Scudetto qui, in questa città e per questa gente.
L’infortunio? Cerco di non dar peso all’infortunio subito. I dottori mi hanno rassicurato che ho completamente recuperato e che sto bene. Ed è così. La maschera è solo una precauzioni. Queste che arrivano sono le ultime settimane in cui continuerò ad indossarla. La Maschera è una seconda protezione per me, la prima è la mia mentalità, è questa che mi permette di lottare senza paura contro i difensori.”