Nei momenti difficili si vedono gli “amici” veri.
Il verdetto dei primi accertamenti sull’infortunio di Milik non è dei più incoraggianti, anche se è meglio attendere il responso definitivo dello staff medico del Napoli. Questione di fiducia.
La possibile lunga assenza dell’attaccante polacco, ha scatenato le critiche al mercato fatto dalla società accusata di aver messo a disposizione di Sarri solo due prime punte. Sull’adattabilità di Milik e Gabbiadini al ruolo si può discutere e ogni potesi è valida, almeno fino a maggio. Il discorso numerico invece non poggia su basi solide se si considera che tra i club di prima fascia solo il Milan ha più di due prime punte. La Roma ne ha addirittura una.
L’infortunio di Milik costringe Gabbiadini a farsi carico di tutta la responsabilità dell’attacco della squadra di Sarri. Manolo ha le qualità tecniche per dimostrare il suo valore, l’importante è lasciarlo tranquillo anche di sbagliare. La cosa che più di ogni altra potrebbe far del male al Napoli, è mettere pressione a Gabbiadini e non fargli sentire la piena fiducia dell’ambiente.
Ora chi è un vero “amico” del Napoli lascia a casa i fischi e porta allo stadio solo gli applausi. Poi a maggio si tirano le somme. Farlo ora non avrebbe nulla di costruttivo. Così come in questo momento a nulla serve pensare a cosa non si è fatto in estate e a cosa si potrebbe fare a gennaio.
Da sabato prossimo a Capodanno ci sono 15 partite da giocare, questa è l’unica cosa che davvero conta.