OPTA FOCUS – STATISTICHE E CURIOSITÀ DI NAPOLI-LAZIO
Dopo essersi sfidate agli ottavi di Coppa Italia (ma all’Olimpico), ecco il 137°confronto in Serie A tra Napoli e Lazio: domani sera al “Maradona” azzurri e biancocelesti scenderanno in campo in un big match ad alta quota.
Da una parte, la squadra di Conte, a caccia dell’11° successo stagionale nel torneo;
dall’altra quella di Baroni, distante quattro lunghezze dai partenopei, e alla ricerca della 10ᵃ vittoria nel campionato in corso.
Il bilancio favorisce i partenopei, che si sono aggiudicati la sfida in 54 occasioni (ben 14 più degli avversari, fermi a 40), mentre sono 42 i pareggi.
Nel passato più recente però il bilancio premia la formazione biancoceleste, che è rimasta imbattuta negli ultimi tre incroci (2V, 1N) dopo aver perso ognuno dei precedenti quattro.
Oltre al record di vittorie contro una singola avversaria (la Lazio è infatti la squadra contro cui il Napoli ha vinto più incontri in Serie A)
anche in termini di gol realizzati il dato è particolarmente rilevante: solo al Bologna infatti (197) la formazione campana ne ha rifilati di più che a quella capitolina (192); eppure, anche in questo caso, lo scontro più recente si discosta dalla “routine”: 0-0 all’Olimpico lo scorso 28 gennaio.
I biancocelesti non riescono a tenere la porta inviolata in due partite di fila con gli azzurri dal 2009, mentre al contrario non accade dalla stagione 2015/16.
In generale gli undici di Conte punteranno a centrare il 10° clean sheet nella competizione in corso, traguardo che solo una volta la squadra campana ha raggiunto nelle prime 15 partite stagionali disputate (nel 1970/71);
di fronte però si troveranno un’avversaria che non solo ha vinto sette delle ultime nove gare in campionato (2P), ma che nel parziale ha realizzato una media di 2.2 reti ad incontro (20 totali).
Gli uomini di Baroni saranno però chiamati ad invertire una tendenza negativa in trasferta, dato che tutti i quattro ko rimediati finora sono arrivati lontano dall’Olimpico (3V), incluso il più recente contro il Parma (3-1 al Tardini).
Tra le caratteristiche predominanti del gioco della Lazio spicca senza dubbio una grande aggressività, testimoniata dall’efficacia del pressing: solo il Bologna infatti (9.4) precede i biancocelesti (11.1 come la Roma) nel campionato in corso per PPDA (Passed allowed Per Defensive Action).
Legato a questo aspetto è il dato sull’incisività delle azioni in contropiede degli uomini di Baroni: sono 14 quelle totalizzate finora (ben sei formazioni precedono la Lazio), ma tre di queste si sono trasformate in gol (come per Juventus e Milan) – meno solo di Parma e Fiorentina (quattro ciascuna).
Impossibile inoltre non sottolineare l’abilità nello sfruttare le corsie laterali e la profondità: i 254 cross su azione dei capitolini (pur considerando che alcune squadre hanno una gara da recuperare) rappresentano un record nel torneo in corso; e solo l’Inter (al momento 56) finora ne ha portati a buon fine di più (55 per i biancocelesti, come per l’Udinese).
La difficoltà nell’affrontare la squadra di Baroni risiede soprattutto nelle tante soluzioni di gioco che i giocatori in campo riescono a sfruttare: gli esterni veloci da una parte, gli attaccanti sempre pronti a riempire l’area dall’altra (la Lazio è quarta infatti per palloni giocati in area di rigore avversaria – 360 – dietro a Inter, Atalanta e Milan).
L’ultimo tratto da sottolineare, non certo ultimo per importanza, è quello che riguarda le conclusioni effettuate finora dai calciatori di Baroni: ben 204 (come il Como), meno solo dell’Atalanta (220).
OCCHI PUNTATI SU CASTELLANOS, ZACCAGNI E NOSLIN. DIA PUÒ ESSERE IL JOLLY
Considerando che il Napoli dovrà affrontare una delle due squadre che in questa Serie A vantano più marcatori differenti (13 per la Lazio, che condivide il primato con l’Inter) nominare i più pericolosi tra le fila biancocelesti non è così semplice. Se è infatti molto evidente – da una parte – il contributo prezioso di Valentín Castellanos (miglior marcatore in campionato della squadra capitolina con sei reti all’attivo e primo con Moise Kean per conclusioni nello specchio in questo torneo, 21 a testa), tra gli osservati speciali della retroguardia del Napoli non possono mancare i nomi di Mattia Zaccagni, Boulaye Dia e Tijjani Noslin. L’importanza e l’efficacia in chiave offensiva dell’azzurro, che incarna perfettamente le caratteristiche dell’ala moderna avendo dribbling, buon tiro e corsa, le si evince da due dati in particolare: il primo è che il classe ’95 è, con Riccardo Orsolini, uno dei due italiani che hanno segnato almeno cinque gol in ognuna delle ultime cinque stagioni di Serie A (cinque centri per il biancoceleste nel torneo in corso). Il secondo è un vero e proprio primato: Zaccagni è infatti il giocatore che ha portato più punti alla propria squadra grazie alle proprie partecipazioni a reti nel torneo in corso (nove, grazie a cinque gol e due assist). A questo si aggiunge che l’ex Hellas Verona è stato direttamente coinvolto in tre marcature contro il Napoli nella competizione (due centri e un passaggio vincente), anche se mai in trasferta. Uno dei due passaggi vincenti in questo campionato l’ha fornito a Boulaye Dia, il cui ritorno in campo, secondo il tecnico biancoceleste, potrebbe arrivare proprio domenica sera al Maradona. Uno stadio che rievocherà all’attaccante un ricordo molto particolare: nell’unica sfida di Serie A giocata in quello stadio dall’attaccante, nell’aprile 2023 con la Salernitana, non solo è andato a bersaglio, ma è riuscito a “rovinare” la festa Scudetto ai partenopei, che lo conquistarono nel turno successivo a Udine. Il classe ’96 conta già quattro firme in questo torneo – in 12 gare disputate – tante quante nel precedente, ma con cinque presenze in meno. Infine, dopo la tripletta realizzata nel match di Coppa Italia di giovedì, non si può non citare anche Tijjani Noslin tra i giocatori più temibili del reparto offensivo biancoceleste: infatti il classe ’99 è diventato il primo giocatore straniero con la maglia della Lazio a realizzare tre reti in un singolo match tra tutte le competizioni da Keita Baldé, che ci riuscì il 23 aprile 2017 contro il Palermo in Serie A.
Articolo a cura della redazione Opta