Il Napoli ha bisogno di tre vittorie, la prima contro l’Atalanta domani sera al San Paolo. Con più di qualche analogia con il girone d’andata. Sono passati cinque mesi dallo scorso 20 dicembre. Quel giorno, il Napoli si impose con il punteggio di 3-1 all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo grazie a un rigore di Hamsik e a una doppietta di Higuain, intervallati dal momentaneo 1-1 di Alejandro Gomez. Anche in quel caso il Napoli veniva da un periodo poco felice – sconfitta a Bologna e pari casalingo con la Roma – ed era obbligato a vincere dato che l’Inter aveva provato un accenno di fuga portandosi a +4 dagli azzurri e dalla Fiorentina, appaiate in seconda posizione, e la Juventus era già a -2.
Il Napoli fornì una prova di carattere, dando inizio a una striscia di otto vittorie che proseguì fino al 13 febbraio. Per l’Atalanta quella fu invece la seconda sconfitta consecutiva, parte di una striscia di quattordici partite consecutive senza vittorie. Quasi quattro mesi senza i tre punti che fecero scivolare gli orobici dall’ottava alla quattordicesima posizione, a soli cinque punti dalla zona retrocessione. La vittoria contro il Bologna alla trentesima ha però avuto un effetto benefico sulla squadra di Reja che da quel momento in poi ha raccolto tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Risultati che sono valsi all’Atalanta la certezza della permanenza in Serie A. Domani al San Paolo ci sarà un avversario che vorrà farsi valere e dimostrare di valere più di quanto fatto vedere nel girone di ritorno, pur avendo l’arduo compito di sopperire alle assenze di Gomez e Paletta squalificati. La squadra a non poter sbagliare sarà tuttavia il Napoli, obbligato dalla classifica a centrare la vittoria. Gettare alle ortiche un secondo posto più che meritato sarebbe un vero peccato e non renderebbe giustizia alla grande stagione condotta dagli azzurri.