Noi siamo napoletani, il docu-film prodotto da Cronache di spogliatoio in collaborazione con Mentalità Media, sul terzo storico terzo scudetto conquistato dalla squadra di Luciano Spalletti e del patron Aurelio De Laurentiis.
Tremila anni di storia: fin dall’antichità la città di Napoli è stata punto di incontro di popoli e culture diverse. Conquistata e abitata da Greci, Sanniti, Romani, Bizantini; nel Medioevo Normanni, gli Svevi e gli Angioini e nel Rinascimento Aragonesi, Spagnoli e Austriaci, nel 700 i Borboni e poi ancora nell’800 i Francesi. Nel sangue dei napoletani scorre l’energia, l’anima e dal 1926 anche la passione azzurra.
Il calcio diventa un pretesto per raccontare grandi storie e quella di Napoli è sicuramente una delle più complesse e affascinanti, mai banale.
Eppure è sembrato sempre facile ricondurre per qualcuno Napoli sempre e solo ai soliti luoghi comuni, per superficialità. Quella che La Capria chiamava “napoletaneria”, talvolta una scusa per alimentare l’odio razzista che da secoli subisce chi in Napoli si identifica. Una identità e un orgoglio a partire dalla ‘lingua’ napoletana, altro che dialetto. Emozioni che attraverso il canto in napoletano esprimono concetti sinceri e profondi e spesso seguono il filo della poesia.
Dalla Magna Grecia fino a Osimhen e Kvara, passando per Diego Armando Maradona, il primo, che negli ultimi 40 anni (per l’esattezza dal 1984, quando mise piede per la prima volta nel capoluogo partenopeo) diede a Napoli quell’identità nel mondo, senza paura. Una Napoli dal grande cuore, ma in prima linea nella cultura, nel talento, nel lavoro. Una Napoli e un Napoli che si impone oggi, nel 2023, oltre ogni difficoltà e senza aiuto alcuno, mettendoci il triplo dell’impegno per orgoglio e per dimostrare a tutti, con merito, che Napoli è davvero al primo posto. Lo scudetto della generosità, dell’onestà e del coraggio. Come lo è la sua gente. Che quando va all’estero spesso non emigra ma va a colonizzare, tanto che si conta siano circa 83 milioni i tifosi azzurri nel mondo…in festa in quest’ultimo mese per la vittoria azzurra in campionato.
Ieri l’anteprima del docu-film a Napoli, girato nell’arco di un mese, che mostra le immagini della festa da diverse angolature, attraversando ogni vicolo e quartiere, raccontando l’euforia di un evento storico, in parallelo col cammino sportivo del Napoli da aprile in poi.
Noi siamo napoletani, narra le voci della città, attingendo da fonti appartenenti a ogni sfaccettatura socioculturale: dalla cultural-influencer Silvana Perno, a Ciro Priello dei The Jackal, passando per i giornalisti Massimiliano Gallo, Angelo Carotenuto e Rosario Dello Iacovo, al presidente del club Napoli a Bologna, Maurizio Criscitelli, alle toccanti testimonianze della famiglia di Ciro Esposito. Su tutte mamma Antonella Leardi, che dalla sofferenza ha tratto la forza per fare della sua vita un messaggio di pace per tutti, in particolare per le nuove generazioni.
“Noi siamo napoletani”: il titolo dice già tutto, con tanto orgoglio e nessun pregiudizio.