Alessandro Nista, ex calciatore ed ora preparatore dei portieri del Napoli, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”.
C’è una domenica mattina che cambia per sempre la vita di Gigi Buffon. Nella notte fra il 18 e il 19 novembre 1995, Gigi e Alessandro Nista, oggi preparatore dei portieri del Napoli, dormono nella stanza d’albergo il giorno prima di Parma-Milan – gara di campionato – e uno dei due dovrà sostituire il titolare Luca Bucci, indisponibile. Tutti si aspettano ovviamente che l’esperto Nista, naturale “dodicesimo” in quell’annata, scenda in campo.
La mattina dopo invece, l’allenatore della squadra parmense Nevio Scala li chiama e comunica a entrambi: “Col Milan questo pomeriggio gioca il ragazzino”, una dichiarazione che l’attuale preparatore dei portieri del Napoli non ha più dimenticato.
“Non feci i salti di gioia, ma cercai di digerire velocemente la delusione. Gigi aveva una serenità incredibile, figlia della consapevolezza di avere grandi qualità, sommate all’incoscienza dell’età. Arrivai a Parma e Buffon si allenava già con la prima squadra, subito mi accorsi di avere di fronte qualcosa di straordinario. Lo consideravo il mio fratellino, ma Gigi è sempre stato più grande della sua età e molto più maturo. La conferenza di oggi? Gli auguro di prendere una decisione che lo renda felice, come felice lo è stato finora, toccando tutti i livelli più alti per un calciatore professionista. Quello che lascerà agli sportivi è qualcosa di irripetibile, secondo me è il portiere più forte di tutti i tempi”.
Per leggere l’intervista completa vi rimandiamo all’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.