NICOLA LOMBARDO A RADIO CRC: «Antonio Conte è diverso da come viene descritto: mi ricorda Ottavio Bianchi. Un nuovo film? Stiamo raccogliendo materiale»
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “Calciomania” con Massimo D’Alessandro, è intervenuto il responsabile della comunicazione della SSC Napoli, Nicola Lombardo.
Di seguito le sue parole:
«Il tweet presidenziale per l’annuncio di Lukaku ci ha preso tutti un po’ alla sprovvista.
Ovviamente sapevamo che sarebbe arrivato in giornata, ma non ce lo aspettavamo durante la conferenza stampa.
Per fortuna è arrivato prima che si concludesse la conferenza.
Noi abbiamo questa tradizione per la quale il Presidente in prima persona vuole dare il benvenuto al nuovo acquisto: è così da tanti anni.
Credo che il tweet di Lukaku sarà quello che avrà il maggior numero di visualizzazioni.
Antonio Conte è un grandissimo professionista, è diverso da quello che si descrive.
Si pensa che sia un sergente di ferro, ma in realtà è solo una persona estremamente seria: lavora in un modo organizzato e preciso, in cui tutti devono fare il proprio lavoro ed assumersi le responsabilità legate alla propria professione.
Lo ritengo perfetto per la piazza di Napoli, mi ricorda Ottavio Bianchi.
È la figura di una persona seria che viene a Napoli per lavorare e per ottenere risultati.
Come avete visto è anche espansivo nei confronti dei tifosi: si ferma sempre quando può, firma maglie e fa selfie.
Siamo tutti molto contenti. Anche i suoi collaboratori sono delle bravissime persone.
Nel periodo di Ottavio Bianchi ero un giovane tifoso che spendeva tutti i suoi soldi, che guadagnava facendo il cameriere, per seguire il Napoli.
E lo facevo in un modo diverso da come si fa oggi: prendevo la camera nell’albergo del Napoli, ma restavo totalmente silente e nascosto.
Non mi avvicinavo mai, mi bastava vedere Bruscolotti, Vinicio e gli altri giocatori. Ho conosciuto Bianchi, perché una volta gli ho offerto un passaggio in macchina per tornare a Bergamo.
Da allora, quando eravamo al Nord, lui mi procurava il biglietto della partita e io lo riportavo a Bergamo.
Rimasi con lui dopo Juventus-Napoli 1-3, la famosa e meravigliosa vittoria, e lì fu fantastico: ricordo tutte le parole che mi ha detto.
Dico questo, perché capisco il tifoso che vuole stare vicino ai giocatori, ma oggi è difficile da gestire.
Perché oggi non ci si accontenta più della firma. Per questo motivo è da apprezzare questa disponibilità di Antonio Conte.
Un nuovo film? Stiamo raccogliendo materiale, però non è detto che si debba fare un film solo vincendo lo scudetto.
Quella di Antonio Conte che viene ad allenare il Napoli è una storia. Così come quella del Presidente De
Laurentiis che ha fatto una campagna acquisti così straordinaria
e quella di una squadra che si riprende da un anno drammatico.
È una storia.
Non è detto che i film devono per forza essere legati alla vittoria.
De Laurentiis è un imprenditore. Oggi si è dedicato a tempo quasi pieno al Napoli, ma il cinema fa parte della sua vita.
A chi criticava la presenza continua di De Laurentiis rispondo: quale grande imprenditore se le cose non vanno bene nella propria azienda, non va a vedere cosa succedendo? Nessuno, perché altrimenti non sarebbe un buon imprenditore.
In borsa i titoli salgono e a volte scendono. Metaforicamente da quando De Laurentiis è al Napoli, il titolo è sempre cresciuto, ha toccato dei massimi straordinari e l’anno scorso ha avuto una correzione forte.
Adesso tenta di riprendersi. Alle volte i rimbalzi possono essere molto forti. Quest’anno è come un titolo di borsa che sta tornando a crescere».