Il presidente dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) Marcello Nicchi ha rilasciati alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio RaiUno. Questi i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.
“Quello della VAR è un progetto sul quale continuiamo a investire e a lavorare. Quest’anno stiamo soffrendo la mancanza del nostro centro VAR ancora in fase di perfezionamento. Stiamo soffrendo le partite che vengono giocate in un clima surreale a causa di questa pandemia che tarda a lasciarci.
L’uniformità di giudizio è quasi un’utopia, avvicinarsi è una cosa fattibile. Io credo che l’uniformità sia stata molto migliorata in virtù della tecnologia e credo migliorerà ancora. Un grosso miglioramento ci sarà quando la Federazione ci darà le chiavi della sala VAR centralizzata.
VAR a chiamata? Non so se sia una cosa molto utile, reputo che non ce ne sia bisogno. Far parlare gli arbitri a fine partita? E’ quello che pensiamo di fare da qualche anno, ma poi ogni volta che ci siamo avvicinati a questo passo sono sopraggiunte polemiche anche aspre e questo ci ha fatto tornare sui nostri passi. Arbitri donne in Serie A? Noi ci puntiamo da prima che ci puntasse la UEFA. Abbiamo due donne che già arbitrano in Serie C e presto alla Serie A ci arriveranno anche le donne italiane”.