Ha percorso la linea ferroviaria da Napoli a Baiano in una busta comodamente adagiata sotto uno dei sediolini, fin quando non è stato trovato da un macchinista della circumvesuviana nella stazione di Baiano. Il lavoratore attraversava i convogli del treno da un’estremità all’altra per raggiungere la cabina che avrebbe dovuto riportare il treno a Napoli, quando ad un tratto nota sotto un sedile, avvolto in un pigiama riposto in una busta, un neonato di pochi giorni, tranquillo ma con problemi respiratori probabilmente dovuti al freddo.
Così è stato ritrovato Carmine. Questo il nome assegnato al neonato di pochi giorni abbandonato su un convoglio di uno dei tanti treni che viaggiano quotidianamente attorno al Vesuvio.
Una storia triste e commovente, di quelle che fanno venir la pelle d’oca e mobilitano commozione e solidarietà. Questa volta, però, la storia ha mobilitato anche una coscienza. E’ quella di Antonio Floro Flores, attaccante napoletano del Sassuolo. E’ lui il calciatore di Serie A che ha concretamente avanzato la sua disponibilità per adottare la piccola creatura. Un gesto bellissimo, di quelli che lascia a bocca aperta. Un’azione così nobile che si fatica ad associare ad un uomo giovane, ricco, famoso che gioca “semplicemente” a calcio. Antonio Floro Flores ha invece preso palla, ha scagliato un tiro fortissimo che ha abbattuto ogni forma di preconcetto, ed ha segnato la rete più bella della sua carriera.