Sebino Nela, ex difensore di Napoli e Roma, è intervenuto a Marte Sport Live.
“La sconfitta contro la Lazio? Non si poteva pensare che il Napoli non perdesse punti lungo la strada. E’ successo contro la Lazio, che ha un po’ modificato la sua filosofia calcistica votata al possesso palla nella metà campo avversaria e ha fatto una gara diversa con un’ottima fase difensiva, mettendo pressione al centrocampo del Napoli. Ha vinto Sarri, che ha interpretato bene il match, non dedicandosi solo alla difesa ma anche andando ad attaccare con qualche ripartenza.
Il Napoli è stato meno lucido forse in qualche interprete ed in qualche soluzione. Ci sono in Italia gli allenatori ‘giochisti’ e i ‘risultatisti’: chi è votato al bel gioco, chi al risultato e questo sposta i giudizi sulle partite. Dire che La Lazio è stata catenacciara mi pare ingeneroso: ha semplicemente interpretato la gara in base all’avversario ed il Napoli, che sta dominando la Serie A, non poteva essere affrontato in modo diverso. La Lazio ha capito che se fosse andata all’attacco avrebbe potuto prendere un’imbarcata e ha scelto saggiamente un’altra soluzione tattica ed un altro approccio. La scelta fatta ha dato ragione a Sarri. Il Napoli è stato meno brillante, meno lucido negli ultimi venti metri: le scelte sono la cosa più importante nel calcio, sono quelle che sanciscono la grandezza di un giocatore. Sulle fasce laterali il Napoli non ha fatto il lavoro solito: Kvara e Lozano così così, Osimhen poco imbeccato anche perché la Lazio ha concesso pochi spazi e poca profondità al nigeriano, che doveva essere rifornito dagli esterni.
Assenza di Rui? Spalletti ha gestito benissimo Rui e Olivera e credo che, al netto della squalifica del portoghese, la sua scelta sarebbe ricaduta ugualmente su Olivera nel match contro la Lazio. Olivera garantisce una copertura ed un’interpretazione del ruolo diverse: gli avversari vanno tenuti in considerazione e la Lazio tecnicamente lavora molto bene sulle fasce, quindi credo sarebbe stato titolare Olivera in ogni caso”.