Destro al Milan. Cuadrado più che stordito da sirene inglesi, sempre più in odore Chelsea.
Sono solo i più eclatanti esempi riguardanti concorrenti del Napoli che
nel mercato intermedio di gennaio hanno ceduto o sono prossime a cedere due tra i più validi calciatori facenti parte delle rispettive rose.
Al Napoli possiamo criticare acquisti effettuati e non sbocciati così come l’intuizione si è sperato facesse accadere, ma non certamente una sempre evidente volontà di migliorarsi, una capacità organizzativa di tutto rispetto, ed una gestione complessiva del gruppo e degli umori di altissimo livello. I malumori in casa Napoli ci sono stati, magari ci sono, ma non trapelano. Gli addii si organizzano, pianificano, solo a fine stagione si esternano ed attuano.
Un calciatore di prim’ordine partente a metà campionato è sempre un segnale negativo, è palesemente l’espressione di una fragilità.
Il Napoli, da questo punto di vista, è una società fortissima, solida, che sprizza da tutti i pori un ingrediente raro nel mondo del calcio nostrano, la pianificazione.
Roma e Fiorentina, se dovessero cedere i loro campioni, li rimpiazzeranno senz’altro degnamente, ma resterebbe comunque una macchia sul loro operato.
I tifosi, in particolare quelli del Napoli, amano la maglia al di là di tutto.
Noi, ci auguriamo di trovarci a lungo dinanzi ad una società che inciampi si, ma che, come ha dimostrato spesso di saper fare, non smarrisce mai la retta via.