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Nel mercato dominato dagli arabi, le big italiane barcollano e si smantellano: riusciranno a ridurre il gap dal Napoli?

Non siamo nemmeno a Luglio eppure il calciomercato ha già regalato moltissime sorprese. 

Sono due i protagonisti assoluti di queste prime battute di mercato: uno è rappresentato dall’imponenza pluriennale della Premier League, l’altro, invece, è il calcio arabo che si staglia come assoluta novità all’interno del calcio mondiale.

Quella di Cristiano Ronaldo è stata solo la prima tessera di un enorme puzzle che sta accogliendo alcuni dei nomi più altisonanti del calcio europeo, quali Benzema, Kante, Koulibaly, Mendy e così via. La paura, per i vertici delle federazioni e delle squadre europee, è che questa lista di top players già così lunga possa arricchirsi sempre di più di stelle che, anche a giusta ragione, faticano a rifiutare offerte faraoniche.

E le italiane? Per il momento nel mercato in entrata in Serie A si registra poco o niente dato che i club sembrano essere più occupati nel mercato in uscita.

L’Inter oggi dice ufficialmente addio a Dzeko che va al Fenerbahce e si prepara a salutare anche Brozovic attirato dalle sirene arabe. Dubbi anche sul futuro di Onana, seguito dal Chelesea che detiene il cartellino di Lukaku che non vuole lasciar partire così facilmente. L’addio di Maldini sembra aver tolto delle certezze al Milan che oltre a far partire gli esuberi lascerà andare anche Sandro Tonali, vicinissimo al Newcastle. Molti dubbi sulle possibilità di movimento della Juventus, già costretta a vendere dei calciatori e pronta a salutare Di Maria e probabilmente Rabiot. La Lazio potrebbe perdere Milinkovic-Savic mentre la Roma al momento si muove solo tra parametri zero.

Chiaramente non è esente da questo discorso il Napoli che dovrà dire addio a Kim Min-Jae, miglior difensore della Serie A, vicinissimo al Bayern Monaco ma ricercato anche dai top club inglesi.

Sostanzialmente si può dire in maniera oggettiva che rispetto al passato non è cambiato assolutamente nulla per il calcio italiano che in un mercato da prezzi altissimi continua a prendersi le briciole inseguendo occasioni o giovani talenti sui quali costruire una programmazione.

Restringendo però il campo unicamente alla sfera Nazionale non si può non parlare del gap che c’è fra il Napoli e le sue inseguitrici. Le avversarie si stanno davvero muovendo per colmare questa distanza di circa 15 punti? E’ vero che è presto e che ad agosto si riparte da zero, ma il gap che si è visto tra una squadra che, nonostante la smania dell’ambiente di voler sostituire 15 calciatori su 23, deve solo apportare le giuste modifiche alla rosa e tutte le altre è reale.

La domanda, dunque, è molto semplice: riusciranno le big italiane a costruire delle rose degne di una squadra che ha vinto il campionato con due mesi d’anticipo nelle condizioni economiche in cui versano?

 

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