L’ex calciatore, ora mister, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.
“Sono l’unico allenatore neo-campione d’Italia, seppur di Berretti, rimasto a piedi. Forse sono l’unico caso nel calcio mondiale. Vincere un campionato italiano a Livorno è stata un’impresa, avevo un contratto fino al 2019 e poi mi sono ritrovato ugualmente senza squadra, questa cosa mi ha fatto riflettere e questo calcio attuale non dà più meritocrazia. Mi spiace non soltanto per me ma per tantissima altra gente che non lavora, e lavora tutt’altra gente.
Quand’ero a fine carriera ho incontrato Sarri in serie C2, il mister del Napoli all’epoca allenava la Sangiovannese. Aveva una grinta enorme e noi avemmo anche una discussione, ci prendemmo anche un po’. L’allenatore azzurro mi dà la forza, col suo esempio di arrivare in alto in tarda età e avere una chance, spero che capiti anche a me. Il Napoli è l’unica squadra che riesco a vedere in televisione, sento parlare di rinforzi che servono agli azzurri, ma dove? cosa deve rinforzare? per me è impossibile trovare giocatori migliori che possono inserirsi nei moduli di questa squadra che gioca a memoria e che per me è anche davanti alla Juventus”.