Editoriale

Napoli, se vuoi puoi scrivere la storia del calcio che verrà

Il calcio è così nel bene e nel male.
Il Napoli da spettacolo, per 51 minuti annichilisce il Real e lo mette in un angolo.

Passa in vantaggio con Mertens e spreca opportunità, create con ripartenza da manuale.

Insomma il Napoli gioca a calcio, contro i campioni del mondo, senza paura.

Al minuto 51 il sogno si spezza, prima un autogol di Mertens poi il raddoppio, sempre su colpo di testa di Ramos, su palla inattiva.

L’impresa diventa titanica e viene meno la grande motivazione che aveva spinto il Napoli fino a quel momento.

È normale e umano, nonostante questo, gli azzurri restano in partita ed evitano il rischio imbarcata, considerando lo spessore degli avversari.

Sul finale il gol, senza storia, di Morata.
Il ragazzo, però trova il modo di farsi notare per un gesto, poco Real e molto provinciale, rivolto ai tifosi.

Quello che resta negli occhi di tutti è che il Real ha segnato, i gol determinanti, solo su azioni da fermo originate da errori del Napoli, senza riuscire mai a metterlo in difficoltà sul piano del gioco.

Sarri e i suoi ragazzi escono a testa altissima dalla più importante competizione calcistica ma è soltanto un arrivederci.

Questa squadra, rappresenta una base solida, sulla quale costruire un progetto importante che può portarla a competere anche ai massimi livelli.

Manca pochissimo: Migliorare la capacità di concentrazione.

Acquisire qualche elemento fisicamente forte, perché nelle competizioni europee chili e centimetri fanno la differenza.

Infine, garantire continuità e serenità tecnica e ambientale

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