Buon Natale a tutti i tifosi del Napoli. Amore è passione e passione è anche patire oltre che gioire.
Coloro che vivono di passione hanno la fortuna di essere sempre vivi, grazie alle emozioni che non possono essere sempre belle ma tengono i cuori sempre palpitanti.
A conti fatti è meglio così che inaridirsi e spegnersi.
Avevamo tutti in mente, una chiusura diversa del girone di andata, la sconfitta con lo Spezia brucia e amareggia.
La straordinaria continuità iniziale si è trasformata in un precipizio di risultati negativi, fatta eccezione per la vittoria di Milano.
Il crollo, concomitante alle defezioni è talmente evidente che non bisogna star lì a cercare cause misteriose.
Mister Spalletti, ha provato a minimizzare, responsabilizzando i disponibili ma, la differenza di qualità dei giocatori, la fa anche la capacità nel dare continuità alle prestazioni.
Un calciatore, può avere grandi colpi ma per essere un campione deve avere continuità.
È chiaro, che le seconde linee del Napoli, non possono garantire la stessa qualità di prestazioni, nel medio lungo periodo.
Ora tutti, giustamente, pensano che per battere Empoli e Spezia non servano undici top players.
Di fatto, però, il dato che salta all’occhio è che le due sconfitte, sono venute a distanza di tre giorni da partite molto impegnative e vittoriose: Leicester e Milan.
Purtroppo la squadra non riesce a tenere alta la concentrazione e la qualità con impegni ravvicinati che comportino grande dispendio fisico e mentale.
Alla ripresa, per il Napoli ci sarà il vantaggio di avere atleti riposati ed alcuni recuperi importanti ma ci sarà da stringere, ancora, i denti in attesa del ritorno degli africani.
A
quel punto in base alla posizione di classifica in cui si troverà dopo lo switch di metà febbraio, si potranno puntare gli obiettivi.