Gli azzurri tornano al Mapei Stadium, ex Giglio, lo score nell’impianto reggiano è equamente diviso fra gioie e dolori.
Inaugurato 23 anni fa, primo stadio italiano moderno all’avanguardia, l’attuale Mapei Stadium nasce con un altro nome tratto da uno sponsor, Stadio Giglio. Inizialmente di proprietà esclusiva della Reggiana protagonista in A e in B, lo stadio da qualche anno è passato nelle mani di Squinzi, che ne ha fatto la casa del suo Sassuolo, condividendolo in fitto con i reali padroni di casa cittadini della Reggiana.
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La storia del Napoli nello stadio emiliano è fatta di alti e bassi. L’esordio azzurro è datato 2 febbraio 1997, gli azzurri allenati di Simoni alla ricerca di un posto europeo non riuscirono a battere la Reggiana che mestamente salutava la Serie A negli ultimi posti di classifica: 1-1 il risultato finale (di Aglietti e Beiersdorfer i gol). Andò meglio due anni dopo in Serie B, il Napoli di Ulivieri trovò una vittoria importante per 1-0 negli ultimi minuti di gioco grazie a Turrini.
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L’ultima sfida emiliana con la Reggiana è invece datata 10 ottobre 2004, in Serie C1 gli azzurri del neo-presidente De Laurentiis, rinati dal fallimento, scoprirono la prima sconfitta alla terza gara nel torneo. I gol di De Florio e Olorunleke inflissero un 2-0 senza storia agli uomini di Ventura, e fecero capire che quel campionato non sarebbe stata una passeggiata soltanto per il blasone.
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Il resto è storia nota, le brutte acque della Reggiana e la salita in A del Napoli prima e del Sassuolo poi, hanno trasformato le trasferte azzurre di Reggio Emilia in esclusive sfide coi neroverdi. Due vittorie nel 2014 (2-0 con gol di Insigne e Džemaili) e nel 2015 (1-0 gol di Callejón), una sconfitta quasi tre anni fa (2-1 con gol di Hamšík, Floro Flores e Sansone) e un pareggio l’anno scorso (2-2 con Mertens, Berardi, Mazzittelli, Milik) che condannò nei fatti il Napoli ai preliminari di Champions. Sette gare fin qui al Mapei per il Napoli, domani l’ottava per invertire una tendenza non troppo felice.
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