Calciomercato, ancora calciomercato, solo calciomercato. Come se gennaio fosse domani.
Chi sarà il nuovo centravanti del Napoli? Non si parla d’altro. Eppure dal prossimo sabato e fino al 22 dicembre il Napoli è atteso da otto sfide fondamentali dove sono in gioco non solo le ambizioni di questa stagione, ma anche il futuro del club. Ma sembra non importare più a nessuno.
Napoli si è già arresa. In città si respira un’area di rassegnazione a una stagione anonima che non offre più stimoli. Eppure ci sono da giocare ancora sette partite del girone di andata più le diciannove del girone di ritorno che mettono in palio 78 punti. La scorsa stagione il Napoli ne ha fatti 82.
Ma Napoli si è già arresa ai nove punti dalla Juventus, anche se vincendo lo scontro diretto al San Paolo potrebbero essere solo sei. Considerati troppi anche i cinque punti dal secondo posto della Roma o i quattro dal terzo posto del Milan, vale a dire i due posti utili per partecipare alla prossima Champions League.
Già la Champions League. Si vive una stagione intera con la speranza di giocarla ma poi una volta dentro si snobba, come dimostrano le poche presenze allo stadio e la poca importanza che si da alle sfide decisive con Dinamo Kiev e Benfica. Napoli si è già arresa e rassegnata all’eliminazione, altrimenti riempirebbe il San Paolo per sostenere la squadra contro gli ucraini.
Ma chi se ne frega. Più facile parlare di calciomercato, tanto anche se si sbaglia nessuno lo ricorderà. E poi vuoi mettere lo sfizio di indovinare l’acquisto dell’attaccante a gennaio e la soddisfazione di poter dire “Come anticipato il Napoli ha preso tizio”. Vabbè che alla fine tutti saranno vincitori perchè tutti nel frattempo hanno sparato tutti i nomi dei possibili candidati e a gennaio uno per forza dovrà indossare la maglia azzurra.
Napoli si è già arresa, davanti all’incapacità di fare sistema e compattarsi intorno a Sarri e alla squadra, magari mettendo in soffitta discorsi e argomenti che saranno attuali e importanti solo fra un mese e mezzo o, meglio, tra sei partite di campionato e due di Champions League.
Napoli si è arresa preferendo criticare la squadra, piuttosto che sostenerla e aiutarla nelle prossime otto partite, che è bene ricordare, in questo momento sono più importanti del futuro centravanti del Napoli.
Ma chi se ne frega delle prossime otto partite, tanto Napoli si è già arresa e pensa alla prossima stagione.