De Laurentiis sogna uno stadio- salotto da 20.000 posti lo ha ribadito nell’ultima intervista sottolineando ancora una volta l’inadeguatezza, da tutti i punti di vista, dello stadio San Paolo
“Non ci metterò più piede, tanto non si vede niente molto meglio guardare la partita in TV”.
Il nodo stadio, nonostante gli interventi annunciati dal Comune di Napoli, attraverso l’utilizzo dei fondi del Credito Sportivo, è sempre più stretto e soffocante.
In un’alternanza di dichiarazioni, promesse, minacce, litigi e riappacificazioni, va in scena, da anni il balletto delle responsabilità che vede da una parte il Napoli, dall’altra il Comune e in mezzo i tifosi.
Negli anni si è passati dall’idea di riqualificare il San Paolo a quella di portare la squadra azzurra in provincia fino all’ultima dello stadio-salotto in città.
Ma quale potrebbe essere l’area individuata per la costruzione dell’impianto- gioiello?
L’idea che solletica la fantasia del Presidente potrebbe essere quella di costruire lo stadio nell’area di Bagnoli, uno Stadio del Mare da far strabuzzare gli occhi.
Dall’idea al suo sviluppo il passo è sicuramente lungo, forse come lo stesso mare che potrebbe fare da sfondo all’impianto. Sui terreni de l’ex Italsider si combatte da decenni una battaglia cruenta che ha visto succedersi giunte e sindaci senza che si potesse mai arrivare ad una conclusione.
Oggi rappresenta l’oggetto del contendere tra De Magistris, che ne rivendica una gestione locale e Renzi che vorrebbe affidare le operazioni di bonifica e gestione ad enti esterni al governo cittadino.
Si va avanti a colpi di carte bollate, sentenze e ricorsi. Pensare di costruirci il nuovo stadio può apparire utopistico.
Staremo a vedere.
Ipotesi delle ultimissime ore è quella di rifare ex novo lo stadio Collana, antico impianto situato nel cuore del quartiere Vomero. Aldilà della fattibilità dell’operazione, questa soluzione presenterebbe ostacoli dal punto di vista logistico, considerando che si trova in un’are ad altissima densità abitativa e priva di parcheggi adeguati.
Altro argomento è quello della capienza, se sulla location non ci sono notizie certe, sul numero di posti, invece, De Laurentiis è stato chiaro. Pensiero reale o provocazione di sicuro 20.000 sono un numero decisamente basso.
Però la tendenza è quella di creare impianti più piccoli rispetto a quanto accadeva nel secolo scorso. Le Pay TV si sono impossessate del Calcio. Lo hanno, letteralmente, fagocitato e digerito, lasciando le ossa di immagini in HD e palinsesti calcistici h 24.
È così che i tifosi hanno migrato in massa dagli spalti per accomodarsi sui divani.
Per dirla tutta un idea di stadio-teatro appare un po’ eccessiva. Il calcio è sudore e passione empatia tra squadra e tifosi non uno spettacolo da vivere in poltrona o sul divano di casa. Di sicuro oggi in attesa di uno stadio nuovo o rifatto, l’esigenza immediata è quella di riportare i tifosi del Napoli allo stadio San Paolo che, brutto sporco e cattivo che sia, resta sempre la loro casa dove ammirare la capolista.