Carlo Ancelotti è già alle prese con i classici dubbi di formazione, in vista della prossima gara di campionato, al San Paolo contro il Chievo.
Scelte abbastanza obbligate, tuttavia, per quanto riguarda la coppia centrale di difesa. Tenendo conto del grave infortunio di Chiriches e del fatto che Maksimovic si trovi ancora in Serbia (con regolare permesso da parte della società), saranno ancora una volta Raul Albiol e Kalidou Koulibaly a comporre il muro davanti al portiere Ospina.
I due rientrano nella top 10 dei calciatori più impiegati da Carlo Ancelotti in questo primo scorcio di stagione: infatti, lo spagnolo è al quarto posto in questa speciale classifica, con i suoi 1.170′ giocati, mentre il senegalese è addirittura il primatista, essendo rimasto in campo per tutta la durata delle 16 partite disputate.
Pur nutrendo grossa stima nei confronti di Nikola Maksimovic, schierato in alcune gare molto importanti, come quella con il Liverpool e il doppio confronto con il Paris Saint Germain, il tecnico di Reggiolo ha fatto spesso affidamento sulla coppia più collaudata e che, negli ultimi anni, ha dato le maggiori garanzie, anche sotto la gestione Sarri.
Albiol, nonostante le 33 primavere, rimane un difensore affidabilissimo, dal rendimento sicuro, leader in campo e nello spogliatoio: non è un caso che, in estate, la società abbia deciso di rinnovare il suo contratto fino al 2021, rimuovendo anche la clausola rescissoria inclusa nel precedente accordo.
Koulibaly, invece, continua nella sua crescita esponenziale: arrivato tra mille dubbi nell’era Benitez, dopo un inizio non molto incoraggiante, ha intrapreso un percorso che lo ha portato, gradualmente, nell’élite del calcio europeo. Il senegalese, infatti, è sicuramente uno dei primi interpreti del ruolo in Europa ma il Napoli non intende privarsene, nonostante le offerte da capogiro che sono arrivate e che arriveranno, con ogni probabilità, anche in futuro.
Spetterà, dunque, ancora una volta ai due infaticabili blindare la porta azzurra contro il nuovo Chievo di Mimmo Di Carlo, voglioso di rivalsa dopo il burrascoso addio di Giampiero Ventura e intenzionato a conquistare una salvezza che avrebbe del clamoroso, tenendo conto del pessimo avvio e dei tre punti di penalizzazione.