Il 30 settembre 1988 gli azzurri giocarono per la prima volta al San Paolo un match della principale coppa europea.
Sono passati 31 anni, sembra ieri per chi c’era. Il 30 settembre 1987 il Napoli neo-campione d’Italia di Diego Armando Maradona esordiva anche fra le mura amiche nella regina dei tre trofei europei: la Coppa dei Campioni. Al cospetto degli azzurri il blasonatissimo Real Madrid, squadra che nel match di andata – seppur in un Bernabéu a porte chiuse – riuscì a superare gli uomini di Ottavio Bianchi per 2-0.
L’impresa era ardua, rimontare due gol ai fenomeni spagnoli, ma i 90.000 del San Paolo ci credevano ed erano pronti a spingere gli azzurri verso la storica rimonta. I primi minuti diedero adito alle speranze, con tanto di gol di Giovanni Francini dopo appena 480 secondi dal fischio d’inizio, poi sul più bello – e ad un passo dal 2-0 napoletano – arrivò l’inopinato gol di Butragueño ad un passo dall’intervallo. La rimonta diventò impresa ardua più della scalata dell’Everest (gli azzurri avrebbero dovuto vincere con 3 gol di scarto in 45 minuti), il risultato non cambiò ma il Napoli uscì fra gli applausi, nonostante tutto.
Quella gara diede il via ad una lunghissima imbattibilità casalinga del Napoli nei match di Coppa dei Campioni/Champions League, proseguita con Mazzarri e Benítez in panchina e terminata soltanto dopo 29 anni con Sarri (Napoli-Besiktas 2-3).
Questa la formazione che fu schierata quel giorno di 31 anni fa da Ottavio Bianchi: Garella; Ferrara, Francini; Bagni, Ferrario, Renica; Careca, De Napoli, Giordano (66′ Carnevale), Maradona, Romano
I gol: 9′ Francini, 44′ Butragueño