Napoli-Roma un letto a tre piazze dove si sta stretti.
Questa strana attesa di Napoli-Roma dal sapore amaro con un retrogusto acido da bruciore di stomaco per quello che poteva essere e non è.
L’anno scorso fu una delle partite giocate e vinte
‘dalla squadra di assatanati’ che consegnarono lo scudetto.
Oggi non si capisce bene per cosa si giochi.
La Roma lo sa, per consolidare il posto in Champions.
Il Napoli, per sperare in un posticino in Europa, per la dignità, l’onore, il rispetto per club e tifosi o per togliersi i paccheri dalla faccia?
Mister Calzona vorrebbe per tutto questo ma in campo ci vanno i giocatori.
Ce la sta mettendo tutta, molto più di quanto si possa immaginare e si è stufato di fare brutte figure.
Li ha messi tutti faccia a muro, ha impacchettato senza fiocco il mucchio( enorme) di responsabilità e glielo ha messo in mano.
Il secondo ospite del letto d’erba, verde e profumato che sta al centro del Maradona è De Rossi: caratteriale e trascinatore incensa il Napoli( Sono i più forti con l’Inter) e accende il fuoco ricordando la rivalità sportiva.
Il terzo ospite più ingombrante e trasparente come un fantasma che appare e scompare è Antonio Conte.
Non allena, non siederà in panchina ma si è preso trequarti del letto.
Ha detto sì, lo sanno tutti e ora la patata bollente è tutta nelle mani del presidente.
Nel frattempo la vita continua e, pure, la Serie A.
Forse qualcuno non se n’è accorto ma non è che si chiuda tutto perché il Napoli va male.
Ci vuole tempo e conviene stare attenti a dove si mettono i piedi perché se scruti solo l’orizzonte finisci in una buca e ti strappi i calzoni pure se sei un conte.