Dopo la gara di sabato contro la Roma, questo lunedì sera ci si incontra nei salotti televisivi per parlare della sconfitta degli azzurri.
A canale 21, durante “Il bello del calcio” sono intervenuti vari ospiti.
Ciccio Marolda: “Adesso De Laurentiis deve fare il presidente e chiedere di tener conto del risultato e della prestazione. Dobbiamo aspettare, se riescono ad arrivare a gennaio o prenderanno uno già formato o riprenderti Zapata. Col Besiktas giocherà Insigne con Gabbiadini, Abiol non ce la farà addirittura potrebbe giocare Chiriches al posto di Maksimovic”.
Gianni Di Marzio: ” La prima regola nel calcio è fare pressing sul calciatore meno tecnico come è successo sabato con Maksimovic. Il Napoli non ha nessuno che giochi come falso nueve. Dobbiamo dare fiducia Gabbiadini e farlo giocare, per quanto riguarda i compagni gli danno la palla in ritardo mentre lui è più veloce”.
Italo Cucci: “Il Napoli è bloccato mentalmente, vincere aiuta vincere e la squadra azzurra potrà trarre vantaggio solo dalla Champions League. La staffetta Insigne-Mertens è solo nella pratica ma non è sulla qualità. Il Napoli non deve trattare la Champions come una seconda opzione, può andare avanti. Ora senza Milik bisogna trovare una soluzione”.
Massimo Caputi: “Il Napoli esegue uno spartito e questo preoccupa, contro la Roma è stato fatto un errore non bisognava togliere Gabbiadini ma spostarlo sull’ala. Fino a poco tempo fa il Napoli non ha avuto infortuni adesso che gli ha bisogna vedere la squadra di che pasta è fatta. Gabbiadini va sostenuto. Visto come il Napoli ha giocato sabato ci viene una domanda non è che giocatori sono stanchi giocare sempre nello stesso modo? Gabbiadini deve essere messo in condizioni di giocare”.
Mazzocchi: “Perché non può giocare col falso nueve? In questo ruolo ci vedo bene Mertens. Io stravedo per Insigne, può fare la differenza ma deve fare di più pretendo di più da lui. se il Napoli avesse perso dopo una striscia positiva di 3-4 gare ora non saremmo qui a parlare, il Napoli è stato battuto dalla Roma che poteva batterlo. Spalletti al suo primo anno a Roma si è inventato Perrotta a centrocampo, in casi di emergenza devi inventarti le cose”.
A canale 8, durante “Ne parliamo il lunedì” sono intervenuti vari ospiti.
Corbo: “La sconfitta del Napoli è iniziata dopo il Benfica, si è sentito appagato. Le partite da discutere sono quelle col Genoa e con l’Atalanta perché sono squadre che neutralizzano il gioco del Napoli. Gli azzurri possono ripartire se Sarri fa un’analisi tattica di tutto. I nuovi arrivati stentano ad inserirsi, Sarri non ha mai detto se gli acquisti nuovi gli sono piaciuti. Tonelli è stato comprato all’insaputa del tecnico Witsel e Tevez è riuscito a bocciarli altrimenti sarebbero arrivati. Chi ha fischiato Gabbiadini non capisce nulla di calcio. Purtroppo a destra aveva Callejon che è stato trasparente, Insigne lo stesso, Manolo è solo la vittima. La squadra è diversa dall’anno scorso perché prima non aveva mercato, dopo un anno si sono sentiti trasportati da Sarri. Il tecnico è stato messo nell’angolo solo per una frase sbagliata. Ad Insigne è mancato un procuratore che gli dia consigli non sul look o sulle macchine da comprare ma sulla vita tipo fare un corso di inglese, gli è mancata una guida spirituale”.
Caiazza: “È facile dopo il fischio finale dire ciò che si doveva o non si doveva fare, col senno di poi è più facile leggere la partita. Il direttore sportivo ha lavorato bene ma non si è mai sentito, dopo le dichiarazioni di Sarri nel post Genoa guarda caso ecco il comunicato della società”.
Pedullà: “Parlare dopo una sconfitta è facile. Ricordiamo che la prima sconfitta casalinga è arrivata dopo la situazione catastrofica di Benitez. Sarri commette degli errori come li fanno tutti gli allenatori e non accetto dei discorsi del tioo dopo il Benfica il Napoli era da scudetto dopo la Roma non più. Se facciamo un’intervista a Gabbiadini lui stesso dice di essere una prima punta. La storia tra l’attaccante e il Napoli è finita quando il suo procuratore è andato in Inghilterra per venderlo e il club stava cercando il suo sostituto. Il Napoli giocherà con Gabbiadini fino a che non rientrerà Milik. Immobile era reduce da un basso minutaggio, nel Borussia aveva giocato poco e la Lazio gli aveva assicurato il posto, quando è stato proposto al Napoli c’era ancora Higuain”.
Paoletti: “Gabbiadini è una prima punta e il suo score migliore è quando ha giocato da tale. È anche la squadra che non ha fiducia in Manolo, contro la Roma lui ha fatto 3 o 4 movimenti ma i compagni non gli hanno passato la palla, se fosse stato Higuain dopo la seconda volta li avrebbe mangiati. Il problema del Napoli è la difesa. Il 4-3-3 l’ha voluto la squadra anche per salvaguardare il capitano, Hamsik, che con Benitez era sempre il primo ad essere sostituito.”.
Jacobelli: “La sconfitta contro la Roma è stato il naufragio di tutta la squadra. Gabbiadini ha bisogno di giocare 5/6 partite intere e non di essere cambiato in continuazione. L’Inter ha in cantiere lo sfruttamento dell’immagine di Icardi e vogliono capire se il rapporto anche con la tifoseria si possa ricucire. Due sconfitte consecutive non possono mettere a repentaglio una panchina, credo che il Napoli stia pagane gli sforzi dovuti al traguardo del passaggio del turno di Champions League. Sarri ha un organico superiore rispetto all’anno scorso. Sono curioso di vedere Rog mentre Diawara è un giovane di un livello altissimo. L’errore da non commettere è l’eccesso di pessimismo che può compromettere tutto. Sarri l’ho più visto preoccupato dopo Bergamo che la Roma”.