La sconfitta contro il Cagliari fa scivolare il Napoli al quarto posto in classifica con sei punti di distacco dall’Inter e quattro dalla Juventus.
La matematica non è un’ opinione ma neppure un valore assoluto, i numeri sono relativi.
Chi oggi sentenzia la fine di una stagione, dopo solo cinque giornate e intona il De Profundis avrebbe già festeggiato lo scudetto se gli Azzurri fossero stati al posto dell’Inter? Immagino di no, anzi credo che avrebbero gettato acqua sul fuoco dell’entusiasmo raccontando di una stagione ancora tutta da scrivere.
Di fatto il campionato si deve ancora giocare e nessuno può sapere come finirà.
La prestazione degli uomini di Ancelotti contro i sardi è stata buona nel complesso. Occasioni e dominio della partita. Pali( sigh! Si ricomincia) parate portentose e errori( ahimè) hanno impedito il gol, così come un forcing altalenante contro una squadra chiusa a riccio.
Parlare di problema realizzativo per una squadra che viaggiava, fino a tre giorni fa con una media di quattro gol a partita è, quanto meno pretestuoso. Poi si possono discutere le scelte degli uomini ma con il senno del poi anche questo è relativo.
Quello che va, invece, seriamente analizzato, sono i Dati: Sconfitte e gol presi o rischiati in contropiede. Due sconfitte maturate alla quinta sono tante per una squadra che vuole vincere, il bonus si restringe.
I gol presi o rischiati da ripartenza, poi, rappresentano un serio problema da affrontare e risolvere per Ancelotti.
Matematica padrona, tra numeri e problemi è tutto lì ma diffidate di chi racconta di avere già la soluzione-sentenza definitiva perché i numeri per fortuna cedono il posto alle parole e la storia di questo campionato è ancora tutta da scrivere.