Il nostro viaggio alla ricerca dei Napoli club nel mondo continua. Questa volta siamo volati in Francia, a Parigi. Nella capitale si trova un nutrito club di supporter azzurri, conosciuto come il ‘Paris San Gennar’.
Abbiamo raggiunto tre dei suoi membri fondatori Sabatino, Donatella e Luca per una breve intervista.
Il Club quanti iscritti conta?
“Da quando siamo nati abbiamo ad oggi 287 soci in totale, per quest’anno tra nuove iscrizioni e rinnovi siamo a circa un centinaio di soci attivi”.
Come è nata l’idea di accogliere Lavezzi all’aereoporto di Parigi?
“L’idea nacque dallo spirito goliardico che ci contraddistingue. Avevamo saputo con quale volo sarebbe arrivato il “pocho”, così iniziammo a discutere tra di noi se valesse la pena andare ad accoglierlo dato che, non essendo più un giocatore del Napoli non aveva alcun senso essere a Charles de Gaulle per dargli il benvenuto. Così tra un “c’amma fa” e l’altro, è nata l’idea di accoglierlo come nuovo terzino sinistro (ruolo da sempre delicato!) del Paris San Gennar, la nostra squadra di calcio a 7 che milita nel campionato FSGT francese. Cosi ci ritrovammo in aeroporto noi 3 fondatori del club (Sabatino, Luca e Donatella), con finti contratti alla mano: una volta arrivato Lavezzi, parliamo in francese e gli facciamo firmare un foglio piegato, come se fosse un autografo. Lui inizialmente non capisce, ma quando gli parliamo in italiano si ferma, ci sorride e si lascia fotografare con la sciarpa del Paris San Gennar. Ecco così l’ufficializzazione del primo colpo del nostro club”.
Perchè a Cavani non avete riservato lo stesso trattamento?
“Noi siamo come Paganini, non ripetiamo, e poi erano anche due situazioni completamente diverse. La prima nasceva da un certo contesto di scherzo e goliardia tra di noi. La seconda volta non avrebbe avuto senso”.
Dopo quasi 2 stagioni come valutano i tifosi del PSG l’acquisto dei due ex calciatori azzurri?
“Sinceramente noi non parliamo tanto coi tifosi del PSG e non ci interessa più di tanto cosa fanno Lavezzi e Cavani. Ci hanno dato grandi gioie ed hanno fatto grandi stagioni con la maglia azzurra, ma ora fanno parte della storia passata, il presente ed il futuro sono altri. Aggiungo che questo interessarsi continuamente e morbosamente a due giocatori che ormai hanno lasciato da tempo Napoli, anche se hanno lasciato un ricordo importante, mi sembra un po’ un atteggiamento immaturo sia da parte della tifoseria che della stampa sportiva. Come quando recentemente tutti i media hanno messo in risalto le dichiarazioni di Lavezzi in cui affermava che la sua prima scelta in un eventuale ritorno in Italia sarebbe stata Napoli. Credo che l’abbia fatta proprio per ingraziarsi parte del tifo napoletano, ma a lui piacerebbe tornare in Italia, anche se non a Napoli”.
Il Napoli ha conquistato la simpatia di qualche tifoso francese?
“Molti tifosi francesi sono iscritti al club e vengono a seguire le partite. Alcuni di origine napoletana, altri hanno scoperto il Napoli di Maradona e si riavvicinano ai colori azzurri. Alcuni, scoprendo la passione che nutre il pubblico del San Paolo per la nostra squadra, simpatizzano per il Napoli. Altri ancora sono stati a Napoli ed hanno iniziato ad amare la squadra oltre la città e i suoi abitanti. Sicuramente poi la ribalta europea degli ultimi anni ci sta permettendo di farci conoscere all’estero”.
Rabiot poteva essere il centrocampista giusto per il Napoli?
“Non so. Rabiot è giovane e ha delle buone qualità, ha 19 anni e può ancora migliorare. Per il futuro poteva essere un buon acquisto, aspettiamo e vediamo anche se non si è mai accostato il suo nome al Napoli. In Francia per ora quelli che stanno impressionando più di tutti sono Lacazette attaccante del Lione e Thauvin centrocampista del Marsiglia”.
Molti club Napoli ci hanno denunciato le complessità nell’ottenere i biglietti per le trasferte europee. Avete i medesimi problemi?
“Dal 2010 manteniamo i contatti con i ragazzi dei club di Madrid, Londra e Bruxelles, con i quali abbiamo messo su un coordinamento dei Napoli Club Europei (Europeans Napoli Club). Abbiamo subito cercato di metterci in contatto con la società per cercare di instaurare un legame e porre il problema dell’acquisto dei biglietti, in particolare per le trasferte europee, per i tifosi napoletani residenti all’estero. Dopo le iniziali difficoltà, siamo riusciti ad avere degli incontri con alcuni rappresentanti del Napoli in questi ultimi anni. Finora non ci sono stati veramente degli sviluppi, e i contatti in questo momento sono fermi. Le uniche novità che siamo riusciti a ottenere riguardano la vendita dei biglietti in occasione della partita a Swansea e quella a Bilbao. In queste occasioni siamo riusciti a ottenere che per i residenti nel paese dove si svolgeva la partita non fosse necessario passare al botteghino per ritirare il biglietto dopo averlo acquistato on line. Il Napoli riservò un certo numero di biglietti ai residenti nel paese ospitante, e per la partita di Swansea inviò i biglietti via posta in Gran Bretagna a chi aveva acquistato (provando la residenza nel paese) il biglietto on line, e nel secondo anche col ritiro direttamente a Bilbao (per i residenti in Spagna).
Il problema maggiore per i biglietti per le trasferte europee è il passaggio obbligato al botteghino del San Paolo per poter ritirare il biglietto, cosa che diventa impossibile per chi vive a migliaia di km di distanza. Inoltre mettendo spesso in vendita i biglietti solo pochi giorni prima della partita diventa molto difficile, per non dire impossibile, organizzare la trasferta. Anche una volta preso il biglietto on line hai poi bisogno di qualcuno che ti vada a ritirare il biglietto con una delega e che te lo faccia recapitare. E questo non sempre è possibile. E poi riuscire ad organizzare la trasferta a pochi giorni dalla partita, sia logisticamente che economicamente. Personalmente ci sono riuscito solo ad Eindhoven e Dortmund. Prima andavamo nei settori riservati ai tifosi della squadra ospitante, prendendo i biglietti in qualche maniera dalla società di casa, o dai loro tifosi, rischiando poi anche disavventure spiacevoli come a Liverpool e Utrecht. Il problema si pone anche per le partite al San Paolo. Solo grazie a qualcuno che prende i biglietti a Napoli noi possiamo acquistarli. Altrimenti in maniera ufficiale per noi residenti all’estero è impossibile, se non si possiede la tessera del tifoso che permette di prenderli on line. Ed è difficile per i residenti all’estero sottoscrivere la tessera del tifoso, se non era stata fatta prima di trasferirsi. Tra l’altro per chi non ha più la residenza in Italia non può farla, e ancor meno i tifosi stranieri che non hanno la cittadinanza italiana. Spero che il Napoli riesca a fare un passo in direzione dei tifosi residenti all’estero, anche in nome di quella internazionalizzazione a cui si aspira da tempo. Noi abbiamo la volontà di instaurare un rapporto duraturo e prolifico con la società su tutto. Siamo sempre qua con la nostra passione per seguire i nostri colori con orgoglio e amore”.
Secondo voci di mercato Blanc a fine stagione lascerà la panchina del PSG e proprio Benitez potrebbe sostituirlo. Tali voci trovano conferma a Parigi?
“Per il dopo Blanc qui in Francia si parla molto di Simeone, non del tecnico iberico”.
Un giudizio sulla stagione del Napoli.
“Per ora una buona stagione che potrebbe diventare ottima, speriamo bene. Sempre, ovunque e comunque Forza Napoli”.
Si ringraziano Donatella, Luca e Sabatino per la disponibilità.
Articolo di Alessandro De Mattia