Il Napoli esce sconfitto 3-1 dal Bernabeu ma, aldilà del risultato la prestazione lascia spazio a diverse interpretazioni. La squadra ha mostrato un evidente impaccio nella fluidità della manovra a causa di un altissimo numero di errori tecnici.
Oltre 30 passaggi sbagliati nella propria metà campo sono un numero esagerato anche se giochi contro il Real. La causa dei tanti errori non è chiara. Non è facile stabilire se siano stati determinati dall’emotività o dall’altissimo valore degli avversari. Il Real è la squadra più forte del mondo ed ha giocato una delle migliori partite della stagione. Il pressing soffocante e altissimo, la grande densità a centrocampo del Real hanno messo in difficoltà il Napoli in uscita e in fase di ricostruzione, fasi determinanti per il suo gioco.
Nel Napoli, sono apparsi in difficoltà giocatori importanti Koulibaly, Zielinski, Mertens e, a tratti, Hamsik mentre ha convinto la prova di Diawara, anche se con qualche sbavatura e soprattutto un ottimo Insigne. Probabilmente, come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo. La sconfitta è stata determinata in parte dalla forza del Real, in parte dalla tensione emotiva che ha schiacciato alcuni azzurri.
Ora il Napoli si trova in un momento cruciale della stagione. La squadra deve estraniarsi dalle polemiche che si scateneranno, in seguito alle dichiarazioni di De Laurentiis. Le chiacchiere non portano punti e non migliorano le prestazioni. L’autolesionismo è da sempre uno dei mali del Napoli e di Napoli. Gli azzurri devono smaltire in fretta la sbornia da Champions e ripartire, con la testa sgombra, già domenica da Verona. La stagione non si chiude a Madrid, anzi ora entra nel vivo con un calendario fitto di impegni. Ci sarà tempo per prepararsi alla partita di ritorno, al San Paolo. I giochi non sono ancora chiusi e quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.