La parola è tornata al campo che ha dato un responso severo, il Napoli perde, male, con l’Inter, dice addio alle residue speranze di tricolore e comincia a vedere all’orizzonte la polvere sollevata dalle bighe romane.
Le cause della sconfitta sono tante.
Una è stata il pessimo arbitraggio di Rocchi culminato nel gol di Icardi segnato in nettissimo fuorigioco. Quando una squadra si sente perseguitata dal Sistema e becca un arbitro così, può mollare mentalmente, convincersi che la stagione è andata ed entrare in confusione. È sempre la testa a comandare le gambe e l’ultima sosta di campionato ha interrotto il circuito. In momenti come questi una squadra ha bisogno di campioni che non ti fanno affondare nelle tempeste e il nostro lo abbiamo perduto. Le polemiche, stavolta, non hanno aiutato a compattare l’ambiente ma piuttosto a distrarlo. Il mutismo scelto dalla Società, rende tutto più complicato, togliere la voce ai protagonisti, dà adito a qualsiasi ipotesi, anche le più destabilizzanti e regala ottime sponde a chi sguazza nel torbido. I tifosi restano sconcertati, confusi e disinformati, quando invece la compattezza dell’ambiente può fare la differenza. Ora tocca al mister che, se parlasse, probabilmente, chiederebbe l’appoggio di tutti per portare al termine una stagione che può essere ancora straordinaria e rapper rare la pietra d’angolo sulla quale costruire il futuro.