Il motivo è sempre legato alla concessione, da parte del Comune, dell’utilizzo dello stadio per concerti da tenersi tra giugno e luglio, cosa che, non è mai andata giù al Presidente De Laurentis. Peccato che, solo pochi mesi fa, il Comune di Napoli ed il club partenopeo, avevano raggiunto un accordo che prevedeva, nel caso in cui si fosse rovinato il manto erboso per via dei concerti, che i lavori li avrebbe pagati il Comune.
Per questo motivo, secondo C&F, il restyling completo del San Paolo non verrà effettuato. I lavori riguarderanno esclusivamente, l’inserimento dei nuovi sediolini, la ristrutturazione dei bagni e la messa in sicurezza della sola Curva A.
La notizia, non è tanto il mancato restyling del San Paolo, a cui erano solo in pochi a credere, ma la voce secondo cui agli steward impiegati durante le partite casalinghe degli azzurri, non siano stati pagati gli stipendi. Sembrerebbe, sempre secondo indiscrezioni raccolte da C&F, il Napoli non pagherebbe gli stipendi degli steward da febbraio scorso. Si parla ovviamente di cifre basse, visto che, la paga giornaliera di uno steward è di 22,80 euro netti. Inoltre, fino a qualche anno fa, in base agli accordi presi con il Comune, il Napoli pagava solo una parte degli stipendi degli steward. Successivamente, il Comune di Napoli si è tirato indietro ed il club partenopeo, per non gravarsi di alti costi di gestione dello Stadio, ha deciso di ridurre il numero di steward all’interno del San Paolo.
Notizia, questa, che se confermata, striderebbe con le ambizioni di crescita e di serietà, riconosciute alla SSC Napoli. L’arretrato nei confronti degli steward, non è, al momento determinato con certezza, ma, sicuramente, rispetto alle cifre che si spendono sul mercato, sarà un importo, gestibile, anche in periodi di rosso di bilancio.