La partita con la Roma può rappresentare lo spartiacque della stagione del Napoli.
Dentro o fuori, non è questione di tempo a disposizione ma di mentalità.
Dopo solo 8 giornate già 7 punti separano il Napoli dalla testa della classifica, accumulati con 2 brutte sconfitte.
Quello che è, però, più preoccupante è la mentalità della squadra che si può sintetizzare nella resa incondizionata a Bergamo e nella mancanza di concentrazione e determinazione mostrata contro la Roma.
L’apatia di Gabbiadini, poi, non può essere giustificata da nessun equivoco tattico.
Da troppo tempo sul Napoli aleggia un’aura negativa alimentata da polemiche, strappi e chiacchiericcio sparso che, evidentemente, ha riempito anche la testa dei calciatori lasciandoli sazi, quando dovrebbero essere affamati come lupi perché non hanno ancora vinto niente.
Deve cambiare il vento ora tocca a Sarri fare le scelte giuste e anche più coraggiose come accadde 1 anno fa nella partita di coppa contro il Brugge.
In panchina ci sono calciatori giovani e meno giovani che non vedono l’ora di giocare. In campo ce ne sono altri che non vivono un grande momento di forma.
Far scendere in campo, in una partita da recuperare, El Kaddouri (con tutto il rispetto per la sua professionalità) e rinunciare alla chance Giaccherini è una scelta difficile da comprendere.
Il Napoli in attacco dovrà stringere i denti ma, certo, non potrà smettere di segnare fino al ritorno di Milik.
Ora bisogna lasciare le parole fuori dallo spogliatoio e individuare l’obiettivo della stagione, perché, senza uno scopo, questa squadra potrebbe naufragare
Sarri, dovrà trovare la formula giusta per tutto questo ma, soprattutto, per riaccendere i sensi sopiti dei calciatori azzurri.
In fondo il calcio è alchimia,
tecnica e cuore,
tattica e passione,
agonismo e cervello,
Tutto il resto è noia.