Il Napoli aveva un sogno nel cuore qualche anno fa che non si è mai realizzato, perché qualcuno ha sbagliato.
L’errore di Orsato ha, di fatto, cambiato il corso naturale delle cose, privandoci della possibilità di vedere come poteva essere se fosse stato. Un’ammissione di colpa, tardiva, e con giustificazione surreale non restituisce il passato.
Un mistero così doloroso, più lo mediti più diventa inaccettabile. Il presente è, sicuramente meno eccitante di quel passato ma è quello che abbiamo. Nel frattempo il Napoli è tornato a giocare a calcio, sta recuperando pezzi ma inopinatamente tra i recuperi c’è anche quello che non ti aspettavi più: Ghoulam.
Da mistero doloroso, nel dai e vai di un paio di partite, si è trasformato in mistero gaudioso. A volte non bisogna farsi troppe domande che non avrebbero risposte ma si può anche prendere atto della realtà e goderne, semplicemente. Si vedrà quanta continuità potrà garantire ma, per ora, è un bel vedere e quella catena di sinistra evoca ricordi commoventi.
Poi è noto che il problema della continuità non è solo di Ghoulam ma di tutto il Napoli. La sensazione positiva è data dallo sviluppo della manovra in attacco, bisognerà capire se gli azzurri saranno capaci di far bene, entrambe le fasi, nella stessa partita. L’arma in più, oltre alla qualità, che sta tornando in campo è anche la leggerezza intravista.
Bisogna essere prudenti e circospetti però i segnali sono positivi. Insomma non è tempo di sogni, quelli condivisi, che passavano di bocca in bocca e di cuore in cuore. Con uno sguardo si trasmetteva un’emozione, così grande e fragile che non trasformavi in parole per paura di romperla.
No, non è quel tempo, per cose così ci vorrà ancora un po’ ma la gloria può essere anche dire al mondo
“Noi ci siamo e non molliamo”