Oggi è nato un nuovo idolo per i tifosi napoletani orfani di Higuain il suo nome, difficile, è Arkadiusz il cognome, facile, Milik.
Come il latte che ricorda, onomatopeicamente, scorre, dolce e consolatorio a saziare la fame di gol e vittorie.
Arek, così lo chiamano tutti, ha fisico e tecnica e un sorriso aperto, che non guasta mai, un solista perfetto che sembra potersi inserire bene nell’orchestra diretta dal maestro Maurizio Sarri
. Viene dall’Est non parla lo spagnolo ma la lingua internazionale del calcio. Al Napoli non serve una Rock Star da copertina ma un interprete intonato da inserire nell’ ensamble.
Pagato ben 32 milioni, tanto per un giovanotto di belle speranze, il suo acquisto è passato in sordina, complice la corsa sfrenata all’acquisto del grande nome, capace di distrarre i tifosi e togliersi lo ‘ ‘scuorno’ da faccia dopo l’onta del tradimento di Higuain.
Ora il palcoscenico è tutto per lui, i tifosi lo osservano di sottecchi, appassionati e di palato fino, abituati a grandi tenori, aspettano prima di esprimere un giudizio definitivo e lasciarsi andare ad un grande, liberatorio applauso. Bene Arek, bravo, aspettiamo il bis
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