Chissà come sarebbe finita se al Napoli avessero dato il rigore a Pescara e quello a Marassi contro il Genoa e, al tempo stesso, alla Juventus avessero fischiato contro il rigore nella sfida con l’Inter e non le avessero dato il rigore all’ultimo secondo con il Milan.
E’ vero con i se e con i ma non si scrive la storia ma si rischia solo di vivere di rimpianti. Però se tutto fosse andato come avrebbe suggerito il regolamento, dopo 35 giornate il Napoli avrebbe quattro punti in più e la Juventus quattro punti in meno.
Morale della favola, se tutto fosse andato secondo regolamento, malgrado i suoi passi falsi il Napoli sarebbe a pari punti con la Juventus. Non c’è la controprova che sarebbe andata davvero così, però oggi è più evidente che certi piagneistei definiti provinciali e vittimisti, non erano del tutto campati in aria.
Una cosa è certa. Malgrado Higuain abbia scolorito la sua maglia, dopo 35 giornate la Juventus ha gli stessi punti (85) dello scorso campionato e il Napoli invece ben quattro punti in più (77 contro 73).
Così come il derby condizionato dall’ingiusta espulsione del torinista Acquah, ha certificato che forse neanche la Juventus ha a diposizione due squadre. Fino a quando ha rinunciato a 5 undicesimi dei titolari era sotto di un gol e il pareggio, con gli avversari in dieci uomini, è arrivato solo quando sono entrati altri tre titolarissimi in sostituzione di tre ‘panchinari abituali’: Alex Sandro, Pjanic e l’autore del gol Higuain.
A proposito di Higuain. Il Pipita ha segnato 24 gol, tanti quanti ne ha segnati Mertens. Vuoi vedere che il gioco di Sarri è talmente bello e concreto che riesce a far segnare a un esterno adattato a centravanti a campionato in corso, lo stesso numero di gol del centravanti più forte del mondo?
Medidate gente, mediate. Evviva il circo e Forza Napoli!
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