Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League contro il Milan, per il Napoli è il momento di analizzare i vari fattori che non hanno funzionato nelle due gare con i rossoneri.
Tra gli episodi che chiaramente hanno deciso la qualificazione c’è il rigore sbagliato da Kvaratskhelia a 10 minuti dalla fine che avrebbe permesso al Napoli di provare il tutto per tutto per andare quantomeno ai supplementari.
Quello del georgiano è il quindicesimo rigore concesso al Napoli in stagione ed è addirittura il quinto errore dal dischetto per gli azzurri tra campionato e Champions League. Sbagliare addirittura 1/3 dei rigori procurati in stagione è un difetto che va senza dubbio corretto sia per questo finale di campionato che per il futuro.
Se in campionato gli azzurri sono stati quasi infallibili dagli 11 metri segnando 6 rigori su 7, in Champions la media realizzativa cala terribilmente arrestandosi a 4 rigori trasformati su 8 procurati.
A questi dati va aggiunta anche là rocambolesca eliminazione dalla Coppa Italia arrivata contro la Cremonese ai calci di rigore che restano una delle pochissime note dolenti della stagione degli azzurri.