L’esordio in Champion’s League per il Napoli ed il Liverpool si avvicina; gli azzurri devono dimostrare che i progressi ci sono stati, i reds sono in forma smagliante.
Ancora una volta Napoli-Liverpool. Questa volta però il palcoscenico è di quelli importanti, ossia l’esordio in Champion’s League; l’anno scorso Ancelotti, all’andata, riuscì con la mossa Maksimovic a sorprendere i reds e Klopp, ma già al ritorno non fu più così.
Per gli azzurri questa sarà una partita importante per cominciare a capire ancora di più quanto si è migliorati rispetto allo scorso anno. Il Liverpool invece ci arriva in un momento più che positivo, dato che in Premier League è primo a +5 dal City.
Napoli e Liverpool scenderanno con il loro modulo base?
Per cominciare, bisognerà capire se le due squadre scenderanno in campo con il solito modulo base. Per il Napoli sarà 4-4-2 o 4-2-3-1? Di sicuro ci dovrebbe essere la presenza di Allan, risparmiato contro la Sampdoria, così come quella di Manolas ed Insigne. Da vedere poi Milik.
Il Liverpool e Klopp, invece, dovrebbero adottare il classico 4-3-3, con il tridente offensivo composto da Manè-Firmino-Salah. Come già si può intuire dai convocati, Alisson non sarà dei giochi questa volta; per il resto soliti giocatori, con Van Dijk a fare il gigante in difesa.
Combattere il pressing dei reds per riuscire a creare pericoli
Il Napoli si troverà a combattere principalmente il forte pressing del Liverpool, che vorrà certamente recuperare palla il più presto possibile. Gli azzurri dovranno essere bravi ad eludere gli avversari con la qualità nella manovra e nell’impostare le azioni da dietro.
Koulibaly e Manolas a tal proposito saranno fondamentali, mentre Allan, Fabian e gli esterni dovranno essere bravi a farsi trovare nelle giuste posizioni per essere serviti. Nonostante questo, oltre alla qualità ci vorrà anche rapidità per far sì che i reds non riescano a recuperare subito.
Se si riesce a saltare il pressing, è compito di chi è davanti (Callejon, probabilmente Insigne, lo stesso Fabian e l’attaccante) riuscire a rendersi pericoloso. L’attaccante napoletano quasi sicuramente si troverà sulla sinistra, sua zona di competenza, mentre Callejon sulla destra; i due dovranno essere bravi ad inserirsi in profondità e trovare le linee giuste per mettere i compagni in condizione di far gol.
Altre opzioni offensive, nel caso, possono essere quelle della panchina: Lozano, come contro la Juventus, può essere determinante. Oltre a lui ci saranno anche uno o due tra Milik, Llorente e Mertens pronti a dare una mano (dipende chi partirà titolare).
L’importante comunque è non subire troppo il pressing offensivo dei reds, una cosa che ha messo in difficoltà gli azzurri nelle prime due partite (non contro la Sampdoria). Inoltre, in fase difensiva, particolare attenzione dovranno averla Koulibaly e Manolas per Firmino.
L’attaccante ama giocare anche di sponda, in modo tale da favorire gli inserimenti dei centrocampisti e del duo Salah-Manè. Il Napoli dovrà essere bravo ad intercettare i movimenti avversari ed intuire dove può andare a finire la palla per spezzare eventuali ripartenze velenose o azioni manovrate.
Così come dovrà essere bravo nel pressing offensivo in caso di possesso palla dei reds; gli azzurri dovranno essere molto organizzati nel portare il pressing in modo tale da indurre all’errore l’avversario. Magari approfittandone anche per provare a creare pericoli importanti.
Una prima prova di maturità “internazionale” per il Napoli
La sfida di domani sera per il Napoli rappresenta una prima prova di maturità “internazionale”; molto probabilmente si capirà molto di ciò che la squadra ha appreso fino ad ora degli insegnamenti di Ancelotti, al secondo anno sulla panchina azzurra.
Quello che è certo è che si prospetta una partita decisamente divertente e piena di spettacolo, per la gioia di chi la guarderà e dei tifosi allo stadio. In attesa di capire se Ancelotti troverà la possibile sorpresa capace di sorpredere il Liverpool di Klopp e ripetersi come l’anno scorso.