Nella 23esima giornata del campionato di Serie A il Napoli ha affrontato il Lecce al San Paolo. Le pagelle di 100×100 Napoli.
GATTUSO: 5 – Approccio positivo alla partita ma l’intensità di gioco che sembrava permettere al Napoli di dominare la gara è durata appena mezzo tempo, svanita con il calo di Lobotka innanzitutto e di Politano. Proprio sul loro lato il Napoli ha sofferto le incursioni Napoli e il tecnico non è riuscito a trovare le contromisure. IL tentativo di recuperare la partita lo ha portato a sbilanciare la squadra in avanti passando dal 4-1-4-1 al 4-2-4. Vistoso calo di concentrazione e calo fisico nella ripresa. Mancata la cattiveria, anzi quello che lui definisce veleno.
OSPINA: 5 – Indeciso sul cross rasoterra di Saponara e la sua respinta corta ha permesso a Lapadula di portare in vantaggio il Lecce e forse poteva fare di più sul secondo di Lapadula. Evita l’1-3 con una bella parata ma poo capitola su una punizione da 30 metri.
DI LORENZO: 5 – Tornato nel suo ruolo naturale ha dovuto ritrovare il giusto passo e le giuste misure, aiutato poco dai suoi compagni della catena di destra Lobotka e Politano. Si fa superare con troppa facilità da Lapadula sul secondo gol nel secondo tempo ha spinto anche meno.
MAKSIMOVIC: 6 – Attento e concreto sbaglia poco.
KOULIBAKLY: 4 – Al rientro dopo una lunga assenza ha stentato a trovare le giuste distanze e sul primo gol del Lecce non è esente da colpe.
MARIO RUI: 5 – Spinge molto sulla fascia ma al momento del cross finale fa un tocco di troppo e non chiude mai con efficacia, avrebbe dovuto chiudere meglio la diagonale sul primo gol del Lecce ma Lapadula gli sfugge con furbizia.
LOBOTKA: 4,5 – Inizio determinato e incoraggiante ma dopo appena venti minuti ha dato l’impressione di aver finito la birra e non a caso Gattuso lo ha sostituito al termine del primo tempo.
DEMME: 6 – Coordina bene la manovra del Napoli con giocate semplici, l’unico a portare il pressing sugli avversari gli manca però la giocata vincente.
ZIELINSKI: 4,5 – Qualche cambio di direzione dei suoi ma sbaglia di testa un gol fatto a un metro dalla porta, poi un assist di quelli più facili in piena area per Milik, troppo fumo e poco arrosto.
POLITANO: 5,5 – Partenza dirompente, bravo a saltare l’uomo e a creare pericoli in area ma la sua carica si è esaurita già a metà primo tempo, non aiuta per niente in fase di non possesso
MILIK: 6 – Solo il gol che a momenti sbagliava anche, ma ne sbaglia uno sullo 0-0.
INSIGNE: 6 – Ha provato a coordinare la manovra da regista avanzato ma i compagni lo hanno aiutato poco. Il palo esterno gli nega un gol da posizione complicata ed è deciso nell’azionen del gol di Milik.
MERTENS: (dal 46’ al posto di Lobotka) 6 – Porta in dote un po’ di fantasia e una marcia in più e non a caso è suo l’assist del gol del momentaneo pareggio.
CALLEJON: (dal 62’ al posto di Politano): 6,5 – Meglio di Politano sulla fascia destra, più presente e con con più concretezza, poi segna anche il gol della speranza.
LOZANO: (dal 76′ al posto di Insigne) S.V. – Aspettiamo ancora una giustificazione ai 45 milioni investiti per il suo cartellino.
ARBITRO GIUA (di Olbia): 2 – Bravo nell’applicazione della regola del vantaggio, ma dopo un primo tempo senza errori nella ripresa sbaglia l’impossibile contro il Napoli: rigore netto non fischiato e l’azione che ha portato alla punizione del 3-1 del Lecce è viziata da due falli netti non fischiati in favore del Napoli. Due voti in meno per l’arroganza e la presunzione che lo ha portato a sbagliare sul rigore senza andare neanche a vedere il VAR.