Per qualità di palleggio e impostazione del gioco il Napoli ha dimostrato di essere una squadra in grado di potersela giocare alla pari anche con il Real Madrid campione d’Europa e del mondo.
La squadra allenata da Sarri subisce pochi gol su azioni di gioco sviluppate dagli avversari, mentre ne subisce forse troppi per disattenzioni individuali e su palle inattive.
Una lacuna stagionale del Napoli potrebbe identificarsi proprio nel gioco aereo sui calci piazzati, fattore che è stato determinante anche nella doppia sfida con il Real Madrid.
Il gol del pareggio di Sergio Ramos e il successivo sfortunato autogol di Mertens su colpo di testa sempre di Ramos, con il gol di testa segnato all’andata da Benzema, hanno in pratica condannato il Napoli all’eliminazione negli ottavi di finale di Champions League.
Sarri durante la conferenza stampa del post partita ha anche spiegato il perchè della scelta di marcare sui calci piazzati a zona anzichè a uomo:
“Le nostre difficoltà sulle palle da fermo dipendono dalla nostra fisicità, siamo mediamente più piccoli ma soprattutto più leggeri. Stasera il più piccolo del Real era 1,88 cm, noi cerchiamo di risolvere la questione difendendo a zona. Sicuramente, però, dobbiamo aggredire prima la palla, per non dare all’avversario la possibilità di colpire in modo pulito e questo è un nostro difetto, sulla fisicità non possiamo fare molto”.
In realtà la tabella successiva sui calciatori in campo al momento del gol del pareggio, mette in evidenza come il Napoli dal punto di vista della struttura fisica dei calciatori in campo fosse addirittura in posizione dominante sul Real Madrid. Inoltre in occasione del primo gol di Ramos in area di rigore del Napoli c’erano appena 5 calciatori madridisti (Ramos, Pepe, Bale, Benzema, Ronaldo) e ben undici del Napoli.
Senza nulla togliere alle qualità da top-player nel gioco aereo di Sergio Ramos, non è da escludere che il vero problema dei calciatori del Napoli sui calci piazzati possa essere l’esplosività, la scelta di tempo e l’elevazione al momento di colpire la palla di testa.