Ecco i temi tattici del match, attraverso i dati statistici sulle trame di gioco delle due squadre.
Tra poco meno di due ore, il confronto tra Napoli e Lazio deciderà chi tra le due compagini accederà al preliminare di Champions League.
Data la posta in palio, le motivazioni saranno al massimo per tutti. Abbiamo allora provato a capire che tipo di partita potrà essere, attraverso l’elaborazione dei dati relativi all’approccio tattico delle due squadre.
Ciò che salta subito all’occhio, è il dato sul volume di gioco in fase di spinta.
Come si può notare, il Napoli in casa sviluppa la sua fase offensiva, per il 39% a sinistra. Stessa percentuale per la Lazio in trasferta. Sarà dunque la corsia mancina del Napoli, una zona molto calda per decidere le sorti del match.
Benitez chiederà molto probabilmente grosso sacrificio a Mertens e/o Insigne, in fase di copertura ed altrettanta attenzione a Ghoulam.
Nella sfida a Fuorigrotta in Coppa Italia, è stata proprio quella la zona del campo dove la Lazio ha vinto la partita. Pioli spostò Felipe Anderson nella zona presidiata da Ghoulam e il brasiliano si rese autore dello spunto con cui servì a Lulic il pallone del gol vittoria.
Se l’azione offensiva si sviluppa soprattutto sull’out sinistro, i dati inerenti alla zona di tiro indicano come, nelle gare casalinghe, il Napoli tiri il 18% dalla destra, a fronte del 14% registrato per i match in trasferta.
Una differenza così significativa si spiega con le caretteristiche dei singoli giocatori. Sulla sinistra la rapidità di Mertens ed Insigne mette questi due calciatori in condizioni di concludere con maggiore frequenza le ripartenze azzurre. Nei match casalinghi invece, con avversari spesso arroccati in difesa, il Napoli ripiega sul versante opposto con Gabbiadini e Callejon, più abili nel tiro di potenza e nel taglio verso la porta.
Indicativo anche il dato relativo alla Lazio, lontano dall’Olimpico. I biancocelesti optano per la conclusione per vie centrali il 55% delle volte tra le mura amiche, mentre in trasferta si arriva al 62%. Motivo per cui, Benitez pare intenzionato a dare maggiore copertura alla zona centrale del campo, schierando Gargano.
Per la Lazio, occhio al tiro da fuori: in trasferta, gli uomini di Pioli affidano quasi la metà delle proprie conclusioni (48%) al tiro dalla distanza. Cercando di sfruttare le doti di Candreva, Parolo e Felipe Anderson.
I biancocelesti fuori casa proteggono molto bene la propria area piccola, dove lasciano agli avversari solo il 4% delle loro conclusioni. Gli avversari però arrivano al tiro il 52% delle volte all’interno del resto dell’area di rigore.
Un dato che sembrare andare a nozze con l’attitudine del Napoli. Gli azzurri in casa tirano nell’area piccolo solo nel 3% dei casi, a fronte del 7% in trasferta. Mentre nel resto dell’area, gli uomini di Benitez concludono il 53% delle proprie azioni, rispetto al 45% in trasferta.
Interessante il dato sui top scorer laziali in trasferta. Se all’Olimpico, Felipe Anderson veste i panni dell’uomo assist (3 reti, 5 assist), fuori casa il fantasista laziale diviene letale in zona gol: a fronte dei due soli assist, ben 7 reti per lui. Bomber da trasferta anche Filip Đorđević: 5 segnature per lui, partendo solo 8 volte dal primo minuto.
Desta molta curiosità invece l’esito per quanto riguarda il numero di gol segnati: se negli ultimi 8 incontri del Napoli, ci sono state almeno 3 reti totali, nelle ultime 3 partite tra azzurri e biancocelesti non sono superati i 2 goal.
Il dato incoraggiante per il Napoli riguarda le ultime 4 partite interne, dove i ragazzi di Benitez hanno sempre vinto, segnando almeno 3 reti. A fare da contraltare, gli almeno 2 goal subiti dagli azzurri in 5 delle 6 ultime partite.
In definitiva, è lecito attendersi un match dove il Napoli cercherà di sfruttare la catena di sinistra Ghoulam-Mertens (/Insigne) e di costruire la sua manovra ragionata per favorire gli inserimenti dei tre uomini a supporto di Higuain, mantenendo equilibrio e concentrazione. Per contro, la Lazio cercherà con tutta probabilità di rimanere compatta e di sfondare sulla destra e attraverso il tiro dalla lunga distanza.
Articolo di Fabio Cotone